MANUEL SPADAZZI
Cronaca

"Da storico dico ’no’ a vendette postume. Non servono a nulla"

"Se fossi sindaco, non mi metterei a fare crociate del genere...". Ma Piero Meldini, scrittore e saggista, per tanti anni...

"Se fossi sindaco, non mi metterei a fare crociate del genere...". Ma Piero Meldini, scrittore e saggista, per tanti anni direttore della biblioteca Gambalunga, guarda alla questione più "con gli occhi dello storico".

E da storico, come giudica la decisione presa da San Clemente prima e ora Riccione di revocare la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini?

"Penso avrebbe avuto molto più senso togliere la cittadinanza onoraria al Duce negli anni nell’immediato Dopoguerra quando si scalpellavano i fasci. Oggi certe iniziative sono più atti politici, che storici".

Atti con cui concorda?

"Togliere la cittadinanza al Duce fa parte, in fondo, della stessa cancel culture di chi oggi vuole dedicare strade a martiri fascisti. Sono gesti politici che non suscitano il mio entusiasmo".

Però sono gesti che hanno forte valore simbolico.

"A Rimini abbiamo strade che furono intitolate a martiri fascisti e i loro nomi sono ancora lì. Ma se fossi sindaco, ripeto, non mi metterei a fare certe crociate. Piuttosto, farei in modo di far conoscere la storia il più possibile. Perché la storia è lì che ci parla, ci dice chi è stato Mussolini e cosa ha rappresentato il fascismo per l’Italia. E la storia non si cancella".

E a suo parere non esistono azioni – da una parte e dell’altra – che possono in qualche modo riscriverla.

"Io credo che sarebbe meglio lasciarci alle spalle certe iniziative e vendette politiche postume. Bisognerebbe conoscere meglio la storia. Perché il nostro presente e futuro passa dalla conoscenza del passato".

ma.spa.