Rimini, 12 ottobre 2023 – “Fra il mio incidente e l’assassinio di mia madre potrebbe esserci un collegamento. La Procura lo scoprirà”. Lo dice con la voce tremula e il fiato corto Giuliano Saponi, il figlio 53enne di Pierina Paganelli: la pensionata uccisa a coltellate a Rimini martedì scorso. Una voce sofferente, di chi ancora non si è del tutto ripreso dall’incidente misterioso – su cui la Procura sta ancora indagando – che lo scorso 7 maggio lo ha ridotto in fin di vita e lasciato persino in coma per due mesi. Ma pur sommessamente, Giuliano Saponi (intercettato via telefono dagli inviati della trasmissione ’Pomeriggio 5’) si orienta verso un collegamento tra gli episodi. Tra l’incidente (o aggressione) che lo ha riguardato in prima persona e quanto accaduto alla povera mamma, assassinata brutalmente con 17 coltellate sulle scale dei sotterranei del condominio di via del Ciclamino.
“Io sono ancora ricoverato, potete immaginare come sto – attacca Saponi –. Mi sto riprendendo anche grazie alla fisioterapia che sto facendo qui in clinica”. È una voce dilaniata dal dolore quella del marito di Manuela Bianchi, la nuora che in questa settimana di indagini è stata più volte ascoltata dagli investigatori della Squadra mobile avendo trovato per prima il cadavere di Pierina. Saponi, che sta quasi per terminare il ricovero alla clinica Sol et Salus di Torre Pedrera, ieri ha parlato per la prima volta anche del proprio incidente e appunto di un possibile collegamento con quanto accaduto alla madre.
Poi, Giuliano Saponi si ferma. Incalzato su quella relazione clandestina che la moglie avrebbe intrattenuto con il vicino di origini senegalesi e di cui anche l’ex marito di Pierina, Gianfranco Saponi, sarebbe stato al corrente oltre al resto dei famigliari, vittima dell’omicidio compresa.
“Delle mie cose personali non parlo – indugia Saponi –. Ne so più dai giornali…”. Poi, il pensiero del 53enne ricoverato corre verso la mamma. Verso quella signora di 78 anni dal viso sorridente che «per me… la mia mamma era qui tutti i giorni". La voce tradisce tutta la sofferenza di un figlio e in lacrime Giuliano ricorda: “Era preziosa per me. Era tutto e avrò sempre quel pensiero e quel ricordo di lei”.
Prime parole che arrivano dai parenti più prossimi di Pierina a cui si aggiungono anche gli altri due figli, Chiara e Giacomo Saponi, che ieri mattina sono andati nell’appartamento della mamma in via del Ciclamino 31 per prelevare abiti della donna per la vestizione della salma in vista del funerale che dovrebbe tenersi sabato alle 10.30 nella Sala del Regno a Bellariva.
Figli che hanno dedicato una lettera alla madre: “Ci piacerebbe tanto piangere nostra madre, ma al momento non ci è possibile. Non riusciamo ancora ad accettare che la donna di cui parlano tutti i notiziari e i giornali sia la mamma. E’ una persona dinamica, piena di amicizie profonde e sempre impegnata in mille attività e passioni. Era quasi impossibile tenere il suo passo. Durante i mesi difficili dopo l’incidente di Giuliano ha lottato come una leonessa. Con il figlio in coma e in condizioni disperate, non ha mai perso la speranza”.