Sono proseguite senza sosta per tutta la giornata di ieri le ricerche di Mario Mazzotti, riminese di 83 anni che da domenica scorsa nel tardo pomeriggio non ha più fatto ritorno a casa dopo essere uscito in moscone per andare a recuperare delle nasse da pesca nello specchio di mare antistante il bagno 81. In campo le motovedette, i gommoni, gli elicotteri, i sommozzatori, gli equipaggi e il personale della Capitaneria di porto di Rimini, del reparto aeronavale della Guardia di Finanza e dei vigili del fuoco. Le acque riminesi, in particolar modo nel tratto compreso tra i bagni 70 e 90, sono state perlustrate in lungo e in largo per ore e ore, purtroppo senza risultato. Ieri, al calare del buio, le ricerche sono state sospese. Riprenderanno oggi, alle prime luci dell’alba. Mazzotti, residente alla Colonnella, si è allontanato dalla spiaggia attorno alle 19 di domenica scorsa. Da quel momento nessuno ha più avuto notizie di lui. Non vedendolo rientrare, i familiari (l’uomo abita con la moglie) hanno allertato la Guardia costiera, facendo scattare le ricerche. Ieri mattina, all’altezza del bagno 74, è saltato fuori il moscone utilizzato per andare a recuperare le nasse: i soccorritori lo hanno ritrovato ribaltato, al largo. Nessun altro elemento, tuttavia, che fosse in qualche modo riconducibile al disperso. Nel primo pomeriggio le ricerche sono state invece in parte rallentate dal rapido cambiamento delle condizioni meteo.
Il riminese, grande appassionato di pesca, è in possesso di una licenza per l’utilizzo di nasse, ovvero di trappole per la cattura dei pesci, che aveva l’abitudine di calare a qualche centinaio di metri dalla riva del bagno 81, a Miramare.
"In questi giorni – spiega il titolare dello stabilimento, Luca Agostini – si stava dedicando in particolar modo alla pesca delle seppie. Domenica, nel tardo pomeriggio, lo abbiamo visto scendere come suo solito verso il mare, attraversando a piedi la spiaggia e portando con sé l’attrezzatura. Ci siamo salutati, molto cordialmente, come d’abitudine. Dopo di che non l’ho più visto, ma da quel che mi hanno riferito è salito sul moscone e si è allontanato in direzione del punto in cui erano state calate le nasse. Parliamo di un pescatore esperto, che conosce bene il mare e ha grande dimestichezza con i natanti. L’altro ieri (domenica, ndr) inoltre il mare era calmo, le condizioni assolutamente normali e per nulla proibitive".
Lunedì mattina, per Agostini e il suo staff, ecco la sorpresa. "Le sue ciabatte erano ancora lì, sulla sabbia, esattamente dove le aveva lasciate, ma di lui nessuna traccia. Capitaneria di porto, Guardia di Finanza e vigili del fuoco nel frattempo stavano già perlustrando la zona. Davvero non riesco a capire come sia potuto succedere. Mi auguro che questa vicenda possa avere un lieto fine". C’è chi ipotizza che l’83enne possa essere stato colto da un malore. Non si esclude nessuna ipotesi, nemmeno quella di un incidente avvenuto mentre armeggiava attorno alle nasse o una caduta accidentale in acqua causata dalla corrente o dal moto ondoso, benché come già detto domenica scorsa il mare non fosse molto agitato, anche se un leggerissimo vento increspava la superficie. Al momento tutti gli scenari vengono tenuti in considerazione dai soccorritori impegnati nelle operazioni di ricerca. L’intenzione della macchina dei soccorsi è quella di allargare ulteriormente il raggio di azione, andando a setacciare zone non ancora battute.
(foto Migliorini)
Lorenzo Muccioli