REDAZIONE RIMINI

Donati due lettori microchip per ritrovare i cani smarriti

Il canile di Riccione ha consegnato i dispositivi alla polizia locale di Cattolica

La consegna dei dispositivi in sala giunta a palazzo Mancini

La consegna dei dispositivi in sala giunta a palazzo Mancini

A Cattolica sarà più facile risalire ai proprietari di cani e gatti smarriti o incustoditi. La polizia locale annuncia ora di avere nuovi dispositivi in grado di sostenere il complesso lavoro di ricerca dei proprietari di animali spesso incustoditi e dunque a spasso per la città. Si tratta di due lettori di microchip, donati agli agenti della Regina dall’Associazione K-Lorenz che gestisce il canile di Riccione. Canile convenzionato con il Comune di Cattolica e altri 12 della Valconca. "Questi lettori sono altri due strumenti utili per contrastare fenomeni più gravi come quelli dell’abbandono di animali – spiega l’assessora ai diritti degli animali Claudia Gabellini –, ma anche per ritrovare cani e gatti smarriti, riconsegnandoli così nel più breve tempo possibile ai legittimi proprietari. Il nostro ringraziamento al presidente onorario dell’associazione Massimiliano Lemmo per questo regalo di Natale alla nostra polizia locale e alla nostra città".

La consegna dei dispositivi è avvenuta in Sala Giunta, a Palazzo Mancini, alla presenza degli agenti, dei responsabili del canile di Riccione e di un amico a quattro zampe di nome Sem che, accompagnato dalla proprietaria Mirella Masi, si è sottoposto alla prova pratica del lettore. "Anche questa collaborazione tra il Canile di Riccione e il Comune di Cattolica – commenta Lemmo – ci permette di raggiungere risultati importanti sul fronte della tutela degli animali e della comunità". Una notizia davvero importante per una città che sarà ancor più sicura e più attenta al decoro, specie nei mesi estivi. In passato, infatti, non sono mancate le richieste di cittadini per maggiori controlli specie sui cani randagi, responsabili di diffuse deiezioni canine che imbrattavano marciapiedi e/o parchi a causa di padroni maleducati essendo tali animali appunto incustoditi o lasciati liberi di girovagare per le strade o le aree verdi cittadine. Ora giunge la notizia di questo nuovo espediente tecnico che certamente aiuterà ancor di più il lavoro di indagine e verifica della polizia municipale.

Luca Pizzagalli