La donna che accusa il finanziere di molestie a Rimini: “Mi è saltato addosso, ora ho paura"

Parla la 47enne vittima della presunta aggressione da parte di un appuntato delle Fiamme Gialle "Ci conosciamo da una vita, sono amica della sua fidanzata. Ero andata lì per segnalare alcuni furti"

L’avvocato Claudia Montanari, legale della donna che accusa il finanziere

L’avvocato Claudia Montanari, legale della donna che accusa il finanziere

Rimini, 15 maggio 2023 – ”Mi fidavo di quell’uomo: lo conosco da una vita, la sua fidanzata è una mia amica. Per di più è un membro delle forze dell’ordine, e quella notte era anche in servizio. Pensavo che non potesse accadermi nulla di male in un luogo apparentemente sicuro, come una caserma. Invece lui mi è saltato addosso, non mi ha dato nemmeno il tempo di reagire. Lo ammetto: adesso ho paura di subire possibili ritorsioni. Non mi sento tranquilla e temo per la mia incolumità".

E’ provata e sconvolta la donna di 47 anni che ha denunciato un appuntato della Guardia di Finanza riminese, accusandolo di averla molestata - baciandola contro la sua volontà, e toccandola nelle parti intime - durante il servizio di piantone in caserma, nella notte a cavallo tra l’8 e il 9 dicembre scorsi. Una vicenda su cui stanno indagando gli agenti della squadra mobile di Rimini, coordinati dai sostituti procuratori Davide Ercolani e Annadomenica Gallucci. Nel registro degli indagati è stato iscritto il nome di un militare delle Fiamme Gialle riminesi di 53 anni, originario del Pesarese, nei cui confronti è stato ipotizzato il reato di violenza sessuale. Il gip Manuel Bianchi ha disposto per lui l’obbligo di dimora e il divieto di avvicinamento alla persona offesa.

Il finanziere ha respinto le accuse, spiegando di aver agito in buona fede, convinto che la donna fosse interessata alle sue avance. Il legale che lo difende, l’avvocato Piero Venturi, ha parlato di "un’intesa tra persone adulte preceduta nei giorni antecedenti anche da diversi messaggi piuttosto espliciti". La presunta vittima, che si è invece rivolta per l’assistenza all’avvocato Claudia Montanari, è già stata sentita più di una volta dagli inquirenti, confermando sempre la sua versione. Ad ottobre aveva iniziato a lavorare in un bar e proprio lì aveva incontrato il finanziere, persona che conosceva ma che non vedeva da tempo. I due si erano scambiati i numeri di telefono e avevano iniziato a messaggiarsi. Dopo un po’, secondo l’autrice della denuncia, lui avrebbe iniziato a inviarle dei messaggi equivoci. "Pensavo fosse solo un gioco, nulla di più. Non ero interessata a lui da quel punto di vista, il nostro era solo un rapporto di amicizia".

La sera dell’8 dicembre era poi arrivato l’invito a raggiungerlo in caserma "per bere un caffè". "Ho accettato l’invito, anche perché volevo parlargli di alcuni furti che da un po’ di tempo avvenivano nella zona, pensavo che potesse darmi qualche consiglio. Ne ho parlato anche con il mio datore di lavoro e lui non ha avuto nulla da ridire. Mi sentivo tranquilla ad incontrarlo in una caserma, un luogo delle istituzioni, dove la garanzia di sicurezza è massima. Mi sono detta: cosa mai potrebbe fare, visto che sta pure lavorando? E’ accaduto tutto molto in fretta. Per fortuna, con una scusa, sono riuscita ad allontanarmi e ho chiesto aiuto".