Eva Robin’s è Madame: "Uno spettacolo amato dal pubblico"

‘Le Serve’, in scena a San Marino, affronta i temi del potere e del genere "Sono cresciuta a Rimini e Riccione, felice di tornare sul Titano".

Eva Robin’s è Madame: "Uno spettacolo amato dal pubblico"

Eva Robin’s è Madame: "Uno spettacolo amato dal pubblico"

Con Le Serve di Jean Genet questa sera alle 21, al Teatro Titano, arriva Eva Robin’s con Beatrice Vecchione e Matilde Vigna, dirette da Veronica Cruciani. Liberamente ispirato a un fatto di cronaca che scosse l’opinione francese negli anni Trenta, lo spettacolo è imperniato su due cameriere che allo stesso tempo amano e odiano la loro padrona, Madame.

Perché Le Serve?

"Lo spettacolo è stato voluto dalla regista, che me l’ha proposto nel 2019. La risposta è stata affermativa, perché avevo già fatto Madame, messo però in scena in modo poco leggibile, in quel caso le serve erano quattro anziché due di cui una era un travestito. Ora ecco la nuova versione che sta andando benissimo".

Al centro le due cameriere che amano e odiano.

"Adorano gli oggetti del desiderio che Madame possiede, si scambiano i ruoli, interpretano le fattezze della signora, ne fanno una parodia con tutti i suoi gesti e i suoi vessilli di potere, finché a un certo punto succede quanto hanno progettato per dare fine all’angoscia e all’invidia, le due cose più contemporanee del testo".

L’invidia sociale della quale oggi siamo pervasi?

"È un tema molto attuale, anche perché siamo circondati da persone che si addobbano di simboli, mentre in realtà sono tutti farlocchi. Per cui si ammazza e succedono fattacci".

Nel suo lavoro c’è tanto teatro?

"Ho appena finito di portare in scena sia Le allegre comari di Windsor di Andrea Chiodi, sempre con lo Stabile, spettacolo che non girerà più perché è un colosso troppo grosso da trasportare, sia Eve che riprenderà in ottobre. Scritto dalla transessuale inglese Jo Clifford e prodotto da Teatri di vita, vede alla regia Andrea Adriatico che mi ha salvato la vita facendomi fare teatro. Stiamo provando Le troiane di Euripide, dove interpreto la vecchia Ecuba, che l’anno scorso è stato a Napoli e a Genova. Ora riparte, sarò all’Elfo Puccini di Milano e al Corea di Lecce. Sempre per il teatro il 6 maggio sarò un’amante di Casanova al Duse di Bologna per il Processo a Casanova. Per il cinema farò poi una piccola apparizione nel film L’oro del Reno di Lorenzo Pulega prodotto dai Manetti Bros. In questo film interpreto me stessa, faccio parte dei bagnanti della Chiusa di Casalecchio, dove praticamente ci si abbrustolisce tutto l’anno".

Da bolognese ha sempre frequentato le spiagge romagnole, ha particolari ricordi?

"Sono cresciuta nelle colonie a Riccione e sul lungomare di Miramare dove c’era una colonia ora dismessa. Ogni tanto ci passo, la vedo, è come un fantasma. Di quei tempi ricordo Milly Carlucci che a Riccione faceva la maestra di pattinaggio. Ero piccolina, affascinata da questa donna meravigliosa che pattinava. Sono poi venuta a San Marino con il Pinocchio per la regia di Ivano Marescotti, ora torno al Teatro Titano con tanto piacere. Non abbandono la riviera romagnola, anche perché non lontano da Ravenna ho un appartamento, il mio piccolo Paradiso privato sul quale mantengo riserbo. E poi qui ho diversi amici d’infanzia, perché mia mamma era di Lugo".

Nives Concolino