REDAZIONE RIMINI

Ex frontalieri in pensione: "Paghino tasse solo al Titano"

Dopo il primo giudizio favorevole dalla commissione tributaria, il Csir tira dritto e organizza una serie di incontri

La battaglia del Csir insieme ai sindacati italiani e sammarinesi

La battaglia del Csir insieme ai sindacati italiani e sammarinesi

Incontreranno Prefetti e ambasciatori, ma anche i ministri. E naturalmente i lavoratori. Il Comitato sindacale interregionale San Marino-Emilia Romagna e Marche, insieme ai sindacati sammarinesi e italiani, non lascia soli i pensionati ex frontalieri. "E’ importante – ricordano dalla Csir che nei giorni scorsi ha riunito l’Ufficio di presidenza – aver ottenuto un primo giudizio positivo favorevole ai pensionati ex frontalieri rispetto alle cartelle esattoriali ricevute dall’Agenzia delle Entrate. Le sentenze hanno confermato che il reddito da pensione deve essere tassato solo nel paese di erogazione della pensione, contrastando l’interpretazione dell’Agenzia delle Entrate di Rimini, che aveva emesso cartelle esattoriali con sanzioni pesanti.

Si tratta di una sentenza incoraggiante". Che rappresenta il passo iniziale per arrivare alla soluzione complessiva della problematica scoppiata nel 2023 con l’invio di alcune decine di cartelle esattoriali e sanzioni da parte dell’Agenzia delle Entrate dell’Emilia-Romagna a pensionati ex frontalieri, anche con cifre molto pesanti.

"Per questo la nostra azione – dicono – proseguirà nelle prossime settimane attraverso azioni sia sul piano locale che nazionale". Da qui, in agenda, gli incontri con la prefettura di Rimini e l’ambasciatore d’Italia a San Marino, ma anche quello, a livello nazionale, con il ministero dell’Economia e delle Finanze. In programma anche un’assemblea pubblica.

"Entro fine novembre si terrà un’assemblea per i lavoratori e pensionati delle aree di frontiera. Sarà questa la sede per valutare la situazione e discutere le problematiche, oltre a pianificare le future iniziative da intraprendere". Lo Csir si metterà al tavolo anche con il governo di San Marino. "Che continueremo a sollecitare – spiegano – in modo che venga aperto un canale di confronto con le autorità italiane per ottenere una chiara interpretazione della convenzione bilaterale, stabilendo in modo inequivocabile che il prelievo fiscale deve avvenire solo nel paese in cui il pensionato ha lavorato, ponendo fine alle iniziative dell’Agenzia delle Entrate". In vista della discussione della legge di bilancio, Csir avvierà "incontri con i parlamentari italiani eletti nei territori limitrofi per sensibilizzarli sulle problematiche aperte, in particolare sul riconoscimento di diritti legati alla residenza, come i permessi per l’assistenza a familiari con gravi problemi di salute o disabilità".