Rimini, la fidanzata detective incastra in chat il truffatore

Il compagno di lei ‘bidonato’ per 21mila euro. La donna rintraccia l’uomo sul web: vendetta e denuncia

Roberta Rossi si fa un selfie col presunto truffatore del suo fidanzato. Poco dopo sono arrivati anche i carabinieri, chiamati da lei

Roberta Rossi si fa un selfie col presunto truffatore del suo fidanzato. Poco dopo sono arrivati anche i carabinieri, chiamati da lei

Rimini, 26 settembre 2017 - Selfie con il nemico. Finalmente ’incastrato’. Contenta?

«Certo – sorride Roberta Rossi, 37enne parrucchiera-detective di Rimini –, dopo due mesi ho beccato l’uomo che ha truffato il mio fidanzato dandogli un assegno scoperto e portandosi via la sua Bmw X3».

E lei cos’ha fatto?

«Ho iniziato a fare ricerche sul tizio, del quale sapevamo il nome, dopo la denuncia ai carabinieri di Rimini».

Cosa ha scoperto?

«Intanto che utilizzava su Facebook ben 13 alias. E che non siamo i soli ad essere rimasti vittima della sua, diciamo così, ‘attività’».

E a quel punto?

«Ho lanciato l’allarme sui social, a partire da Sos Rimini. E ho contattato tutti quelli che sono riuscita a individuare trai suoi ‘amici’ sui social, ovviamente senza spiegare il motivo, dicendo che ero un’amica e lo cercavo. Così ho scoperto in che zona si muove e dove abita, nel Ravennate».

Poi?

«In attesa degli sviluppo della denuncia che il mio fidanzato aveva fatto, ho pensato di agire direttamente, ero molto arrabbiata perché quell’uomo ci ha messo in difficoltà, lasciandoci senza macchina e senza soldi».

In che modo si è mossa?

«Mi sono creata un falso profilo su Facebook, e l’ho contattato».

Come si presentata?

«Ho detto di essere originaria di Praga, che abitavo a Milano, e lavoravo nei locali. Sono stata generica per evitare potesse scoprirmi».

Puntava a incontrarlo di persona?

«Sì, e regolare i conti, oltre ad accelerare magari l’iter della giustizia».

In che modo l’ha convinto?

«Mi sono mostrata disponibile, dicevo che mi sentivo sola in Italia, gli ho inviato foto prese da internet di ragazze seminude, senza il volto ovviamente, spacciandole per mie».

Alla fine l’incontro.

«Sì, l’altra sera alla stazione di Ravenna. Col mio ragazzo che mi teneva d’occhio di nascosto, e dopo aver preavvertito un amico che è nelle forze dell’ordine. ‘Sei bellissima’, mi ha detto dopo avermi dato la mano. Io ho voluto fare un selfie con lui. Prima di attaccare. Quando il mio fidanzato ha fermato una pattuglia di carabinieri che passava di lì».

E l’uomo?

«Mi ha detto: ‘ma cos’è, una trappola?’ Io gli ho urlato di tutto, insultandolo, dicendogli che era un’imboscata, che l’avevo beccato. E’ finita a spintoni. Lui era choccato».