REDAZIONE RIMINI

Fmi sul Titano: "Un Paese in crescita"

Gli esperti del Fondo monetario internazionale puntano i fari sul settore manufatturiero competitivo e il boom del turismo

Fmi sul Titano: "Un Paese in crescita"

"Riconosciuti i significativi progressi compiuti dal Titano per affrontare le sfide che si sono presentate dopo la crisi del 2008 e che spiegano l’andamento molto positivo dell’economia degli ultimi anni". Traccia un bilancio della missione a San Marino del Fondo Monetario Internazionale la segreteria di Stato alle Finanze. Una visita che si è conclusa ieri per verificare lo stato di salute del sistema economico e finanziario del sammarinese. Guidata anche quest’anno da Gracia Borja, in qualità di capo missione, la delegazione dell’Fmi ha potuto illustrare una sintesi dei loro risultati preliminari davanti ai Capitani Reggenti, Alessandro Scarano e Adele Tonnini durante un’udienza privata.

La visita degli esperti del Fondo monetario internazionale, di cui San Marino è membro dal 1992, si è concentrata in due settimane, durante le quali hanno svolto numerosi confronti con governo, organizzazioni sindacali, associazioni di categoria, istituti bancari, rappresentanti di Banca Centrale. "Il buon andamento economico di San Marino – è possibile legge nella dichiarazione conclusiva redatta dallo staff dell’Fmi – continua nonostante gli shock esterni, e l’indebolimento dell’economia europea. L’attività è stata sostenuta da un settore manifatturiero competitivo e dal boom del turismo, che ha superato i livelli pre-covid… In particolare, il recente miglioramento della posizione di bilancio, dovrebbe essere consolidato ed esteso. Inoltre, ulteriori sforzi si rendono necessari per affrontare gli elevati Npl, e rafforzare la capitalizzazione e la redditività delle banche". "Le politiche – sottoli il segretario di Stato alle Finanze, Marco Gatti – che abbiamo adottato come governo in questi anni alla fine hanno premiato. Nonostante le criticità che arrivavano dall’esterno, hanno permesso all’economia sammarinese di crescere e di essere resilienti. E oggi, se da una parte il debito pubblico nel suo ammontare è cresciuto – prevalentemente, per gli interventi che lo Stato ha fatto nel settore bancario – dall’altro, questo rafforzamento dell’economia si è tradotto in una crescita del Pil, addirittura al di sopra di quelle che erano le stime del Fondo monetario Internazionale".