LORENZO MUCCIOLI
Cronaca

Donna uccisa in strada, spunta un testimone: “Ho sentito un tonfo poi una sgommata”

Si fa avanti un residente della zona dove è morta Antonia Conti, la 55enne di Riccione travolta e uccisa mercoledì scorso in viale Galliano

Donna uccisa in strada, spunta un testimone: “Ho sentito un tonfo poi una sgommata”

Riccione, 16 giugno 2025 – Potrebbe essere una svolta importante nell’inchiesta sulla tragica morte di Antonia Conti, la 55enne di Riccione travolta e uccisa mercoledì scorso in viale Galliano. Un residente della zona dove è avvenuto l’incidente avrebbe deciso di farsi avanti, riferendo agli investigatori un particolare fino ad oggi inedito: quel giorno era alla finestra e ha udito un tonfo sordo, seguito subito dopo dal rumore di una sgommata, come se un veicolo si fosse allontanato in tutta fretta. Un racconto che - se confermato - avvalorerebbe la pista dell’investimento stradale e che potrebbe rappresentare un primo, concreto elemento per risalire al mezzo coinvolto e al suo conducente.

In attesa di ulteriori sviluppi, i familiari della vittima lanciano un appello accorato: “Se qualcuno ha visto o sentito qualcosa, si faccia avanti. Aiutateci a scoprire chi ha investito Antonia”. A parlare, tramite il loro legale di fiducia Alfredo Sartini, sono il fratello e la sorella della donna, che condividevano con lei lo stesso stabile in viale Galliano, sebbene in appartamenti differenti.

La richiesta è chiara: chiunque sia in grado di offrire informazioni utili, anche minime, si rivolga senza esitazione agli inquirenti. A trovare il corpo senza vita di Antonia è stata una passante. La donna era riversa sul marciapiede, con la testa appoggiata contro un muretto di recinzione, proprio all’incrocio tra viale Galliano e viale Settembrini. I soccorsi del 118 sono arrivati immediatamente, ma ogni tentativo di rianimazione si è rivelato purtroppo inutile. Antonia Conti, illustratrice anatomica di professione, era molto conosciuta in città.

L’impatto che l’ha uccisa resta ancora avvolto dal mistero: nessun segno di frenata, nessun detrito di carrozzeria, nessuna telecamera che abbia immortalato l’istante decisivo. Solo alcune riprese che mostrano la donna mentre cammina poco prima dell’accaduto. A fare chiarezza potrebbe essere l’autopsia, affidata al medico legale Donatella Fedeli. L’esame, disposto dal pubblico ministero Daniele Paci, ha fornito i primi riscontri preliminari: le gravi lesioni interne riscontrate sul corpo della vittima sarebbero compatibili con un investimento da parte di un mezzo, probabilmente avvenuto alle spalle, come suggerisce la profonda ferita nella zona lombare. Viene così esclusa la pista dell’aggressione, mentre prende corpo sempre più l’ipotesi dell’omicidio stradale con omissione di soccorso. Il veicolo responsabile, che potrebbe essere un’auto o un furgone, è sparito nel nulla.

Le modalità dell’incidente, unite alla violenza dell’urto, rendono difficile pensare che il conducente non si sia accorto di quanto accaduto. La Procura ha aperto un fascicolo.