"Che c’azzecca la futura ’Stazione Romagna’ nel forlivese? Non si capisce la funzionalità di uno scalo ferroviario in un’area del territorio romagnolo che non si presenta oggi come uno snodo ferroviario e stradale capace di connettere i nuovi collegamenti Alta Velocità ferroviaria verso altri poli trasportistici e di funzioni". Dura la presa di posizione dell’assessore alla Mobilità Roberta Frisoni. Che ’replica’, citandolo, al viceministro ai Trasporti Galeazzo Bignami, che l’altra mattina a Ravenna, nell’ambito dell’Adria Shipping Summit, parlando del potenziamento dell’Alta Velocità ha rilanciato l’ipotesi della stazione Romagna da realizzare ’verso Forlì, che è baricentrica’ nell’ambito della realizzazione del secondo stralcio da Castelbolognese a Rimini. "Un’idea già espressa dal viceministro negli ultimi mesi – prosegue Frisoni – che ha più volte sottolineato come il governo sia convinto della necessità di una fermata aggiuntiva della nuova linea sull’asse romagnolo, in un’area baricentrica del forlivese". Idea appoggiata anche dalla locale Confindustria. "È utile invece realizzare queste infrastrutture in modo che siano sinergiche in primis ai servizi ferroviari e di trasporto pubblico esistenti per potenziare e espandere la rete. Altrimenti verrebbe a meno il plus e il potenziale dell’Alta Velocità, quale ’Metropolitana d’Italia’".
Frisoni fa il punto anche sul progetto del terzo casello dell’A14 in zona Fiera. Auspica anzitutto che il viceministro "sia sensibile" a riguardo: "Come amministrazione stiamo continuando a lavorare a questo obiettivo condiviso con Ieg: recentemente abbiamo avuto un incontro con i vertici di Fiera e con i rappresentanti di Autostrade per rappresentare quella che per noi rappresenta una esigenza prioritaria, presentando anche un primo studio di fattibilità elaborato da Ieg". "Formalizzeremo la proposta al ministero, auspicando venga assunta come prioritaria".
Mario Gradara