Incidente Santarcangelo, Gastone Montesi lotta per la vita

L'ex presidente del Rimini Calcio era alla guida del suv Mercedes che si è schiantato contro l’ingresso della Stargiotti

Incidente a Santarcangelo (foto Petrangeli). Nel riquadro Gastone Montesi

Incidente a Santarcangelo (foto Petrangeli). Nel riquadro Gastone Montesi

Rimini, 9 febbraio 2019 - E’ rimasto in coma per alcuni giorni, ma ora ne è uscito. Parla con i famigliari e chiede di tornare a casa, ma i sanitari mantegono riservata la prognosi. Gastone Montesi, 86enne ex presidente della Rimini Calcio di metà anni Ottanta, vicepresidente per tante altre stagioni dei biancorossi, comprese quelle della Serie B, è ricoverato dallo scorso venerdì notte al reparto di Rianimazione dell’ospedale ‘Infermi’.

E’ emerso solo ora che fosse lui alla guida del suv Mercedes che si è schiantato contro l’ingresso della Stargiotti di Santarcangelo, una storica azienda che opera nel campo dei ricambi industriali, venerdì sera. Un botto tremendo che ha causato seri traumi al conducente, appunto Montesi, e danni strutturali all’edificio, sfondandone uno dei pilastri, rendendo inagibile sia l’azienda - che vi ha sede - che un appartamento. Montesi era cosciente quando è uscito dal suv, poi si è aggravato, finendo d’urgenza in Rianimazione.

Dove è stato subito raggiunto dai figli, Thomas e Denny, quest’ultimo più volte alla ribalta delle cronache per essere stato il compagno dell’attrice Anna Falchi, unione - ora finita - dalla quale è nata una bambina. «Montesi è un personaggio straordinario – dice Marco Lombardi, con il quale ha condiviso per alcuni anni le sorti della Rimini Calcio, sapeva farsi volere bene da tutti, tifosi e giocatori, con i quali era sempre generoso anche in materia di premi partita». Presidente per due stagioni, è stato il vice del compianto Dino Cappelli per tante stagioni. Durante il loro ‘regno’ a sedere sulla panchina biancorossa fu anche un certo Arrigo Sacchi, a inizio carriera. «Di Sacchi Montesi è sempre stato grande amico», aggiunge Lombardi. Montesi, oltreché che per la sua schiettezza e generosità, anche per gli... strafalcioni linguistici. Tra i più celebri: «Io e lei siamo agli antilopi»; e anche «Col lenatore in banchina è un gran soffrimento». Roba che neanche Trapattoni.

Nell’epoca biancorossa Montesi aveva un laboratorio di pelletteria a Rivazzurra. Già proprietario del boowling di Ronta, un mega impianto nel Cesenate. Oggi è proprietario, tra l’altro, dell’Orchidea Dancing, anche questo nel Cesenate, celebre punto di riferimento per numerose bandanti straniere che lavorano in Romagna, con due pomeriggi a settimana dedicati, mercoledì e domenica. «Gastone sta meglio – sorride Sergio Rossini, direttore artistico del dancing – parla, e dice a moglie e figli ‘voglio andare a casa’. Ma non è possibile. Si vuole togliere i tubi, sta rispondendo bene alle terapie, ma è anziano, e lo tengono sotto osservazione». Nell’incidente ha subìto un forte trauma toracico, e fratture secondarie. Resta in prognosi riservata.