"Giù le mani dalla biblioteca": raccolte 537 firme

Depositata la petizione contro l’apertura dei due nuovi musei, che ridurrebbero gli spazi per i ragazzi

"Giù le mani dalla biblioteca": raccolte 537 firme

"Giù le mani dalla biblioteca": raccolte 537 firme

Una marea di firme, ben 537 finora, per dire "no" alla riduzione degli spazi della biblioteca comunale. Con l’invito al Comune a rinunciare al progetto di trasferirvi le sedi museali finché non sarà pronta la nuova sede, al Palaturismo. "In poche settimane – attacca Jacopo Vasini, – grazie al passaparola siamo riusciti a raccogliere 573 firme, che venerdì sono state protocollate in municipio. Con l’auspicio che l’amministrazione ci ascolti". "La nostra non vuole essere una contrapposizione partitica, bensì un invito ad ascoltare la comunità – chiarisce Vasini – Dopo tutto quest’amministrazione comunale, fino a oggi, ha creato eventi d’ascolto e pianificazione sul futuro della città: perché per la biblioteca dovrebbe essere differente?". Pertanto "chiediamo di rinviare il progetto finché la nuova biblioteca non sarà pronta e funzionante. Questo affinché, la biblioteca ’Alfredo Panzini’ non lavori neanche un giorno a mezzo regime creando disagi e disservizi a chi la frequenta".

"Qualche settimana fa – ricorda Vasini – un gruppo di cittadini si è unito spontaneamente per salvaguardare gli spazi della biblioteca, iniziando a raccogliere firme per chiedere all’amministrazione di desistere dal suo piano di trasferirvi il Museo Noi e quello delle Radio d’epoca". Questo "fino a quando la nuova biblioteca non sarà pronta, affinché i cittadini non subiscano un solo giorno di disservizio o riduzione degli spazi". All’iniziativa avevano anche aderito il consigliere comunale Andrea Silvagni, l’ex assessore Mara Marani, e Claudia Acquistapace. Tutti a titolo personale. "Questa mobilitazione dal basso – conclude Vasini – è stata necessaria perché sulla stampa sono apparsi articoli sul trasferimento del museo delle Radio d’epoca al piano terra della biblioteca e il trasferimento del museo Noi sempre al piano terra, che ridurrebbero la biblioteca ai soli spazi del primo piano, dove sono già presenti gli uffici dell’assessorato alla cultura e la sala eventi-laboratori". Per il momento è confermato soltanto lo spostamento del Museo radio d’epoca, "ma senza specificare dove verranno recuperati quegli spazi persi, e promettendo, anche in questo caso senza specificare i tempi, l’apertura di nuove sale studio".

m.gra.