
Gli studenti riscrivono il finale di Amarcord
"Addio Gradisca". Ma come farà a stare lontano dal suo Borgo? È agrodolce il finale di Amarcord con la Gradisca che sposa il carabiniere, rinunciando al sogno di gloria delle nozze con un divo hollywoodiano, facendo calare il sipario, come in 8 12, con una scena collettiva. Ma cosa sarebbe successo se Fellini avesse immaginato un finale diverso? Domanda cui hanno provato a rispondere 21 classi del liceo Cesare-Valgimigli convolte nel progetto ’La mia città’, promosso dal ministero della Cultura per introdurre il linguaggio cinematografico e audiovisio nelle scuole. Nella sua declinazione riminese il progetto incontra due temi fondamentali del programma che Rimini ha presentato per la candidatura a Capitale Cultura 2026: giovani e ’riminitudine’. Gli studenti hanno avuto il compito di reinterpretare il finale di Amarcord mettendo in campo non solo la propria libertà espressiva, ma anche a una serie di soft skills che hanno permesso loro di elaborare i propri ricordi, pensieri e vissuti, trasponendoli all’interno di un prodotto cinematografico.
Dopo laboratori, momenti di formazione teorica, e visite al Fellini Museum nel Palazzo del Fulgor, nella parte conclusiva gli studenti si sono calati all’interno di un vero e proprio set cinematografico. Suddivisi in tre gruppi, hanno ideato e realizzato tre finali alternativi di Amarcord in occasione del 50° anniversario dell’uscita della pellicola. I cortometraggi finalisti verranno proiettati in anteprima sabato (alle 17) al Teatro degli Atti e la giuria, composta dallo scrittore Manlio Castagna, dal regista e attore Nicola Conversa, dalla dirigente del liceo Sandra Villa, dal responsabile del Fellini Museum Marco Leonetti, dal docente della masterclass di storyboarding Omar Vulpinari e da Francesca Fabbri Fellini, nipote del regista, decreterà il vincitore. Sempre nell’ambito del progetto domenica dicembre alle 17 alla cineteca si terrà un incontro racconto su Fellini e la sua filmografia con Manlio Castagna e Francesca Fabbri Fellini.