REDAZIONE RIMINI

“Fermati, ti prego, fermati”: le grida del carabiniere che ha ucciso l’accoltellatore di Rimini

I video che documentano le aggressioni di Sitta e l’intervento di Masini nella tragica sera di Capodanno a Villa Verucchio

Rimini, 8 gennaio 2025 – È stato diffuso ieri sera, dai carabinieri, uno dei video realizzati la sera di Capodanno a Villa Verucchio, nel luogo teatro degli accoltellamenti compiuti da Muhammad Sitta. La registrazione è stata effettuata pochi minuti prima dell’arrivo sul posto della pattuglia guidata dal luogotenente Luciano Masini, che ha poi aperto il fuoco e ucciso il 23enne egiziano mentre questi si avventava verso di lui brandendo un coltello.

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Il luogotenente Luciano Masini

Le riprese sono state effettuate con il telefonino da un testimone e temporalmente si collocano tra l’aggressione ai danni del secondo 18enne, ferito attorno alle 23 al busto e alla schiena, e l’accoltellamento della coppia di turisti romani. La clip dura 45 secondi. La telecamera inquadra la sagoma di un ragazzo fuggire di corsa da via Casale attraversando la strada. Quindi si sofferma su Sitta, che continua a vagare,visibilmente agitato davanti alla banca, a pochi metri dalla tabaccheria Sapigni, lì dove attorno alle 22.15 aveva messo a segno la prima aggressione, accoltellando alle spalle un 18enne che stava comprando le sigarette.

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Il frame del video dove Sitta si aggira per Villa Verucchio col coltello in mano

Un altro video non ancora diffuso dagli inquirenti, riprende invece gli attimi concitati che hanno visto il luogotenente Masini fronteggiare il 23enne egiziano. “Fermati, ma cosa stai facendo? Fermati, basta ... ma vuoi proprio morire? Fermati per favore”. Quelle frasi Masini le urlava a squarciagola mentre indietreggiava, tentando di fermare Sitta. Il 23enne pronunciava preghiere in arabo mentre si scagliava contro le persone in strada la notte di Capodanno. Sitta ha accoltellato 4 persone, due 18enni e due anziani, prima di essere fermato e ucciso. Nel filmato si vede il militare indietreggiare e continuare a gridare all’accoltellatore di fermarsi. Ma il 23enne continuava ad avanzare imperterrito, costringendo il carabiniere a sparare diverse volte in terra: alcuni colpi di rimbalzo hanno ferito Muhammad alle gambe.

A quel punto, quando la distanza tra lui e Sitta era ridotta al minimo, Masini non avrebbe potuto far altro che alzare il tiro. Dopo di che il video si interrompe, prima che vengano esplosi gli ultimi colpi, che hanno raggiunto Sitta alla spalla, al torace e al capo. Quel filmato è ora il fondamento legale della difesa (l’avvocato difensore è Tommaso Borghesi) del comandante della stazione di Verucchio. Chi l’ha visto, per primi Procura e investigatori, si sarebbe fatto l’idea che il carabiniere non avrebbe potuto comportarsi in altro modo, non avrebbe avuto scelta. Masini è indagato per eccesso colposo di legittima difesa. Un «atto dovuto» hanno precisato gli inquirenti, indispensabile a fare piena luce sui fatti di Villa Verucchio. Accanto all’autopsia, già eseguita dalla dottoressa Donatella Fedeli, altrettanto importanti saranno gli esami tossicologici e la perizia balistica, affidata ad un consulente della Procura.