REDAZIONE RIMINI

Guerra ai ‘portoghesi’. Start vuole aumentare controlli (e multe) sui bus

Un passeggero su dieci sorpreso senza biglietto, nel 2025 potenziato il servizio. Bocciata la proposta dei tornelli alle fermate: "Intaserebbe le linee più affollate".

Il prossimo anno verrà potenziato il servizio di controllo sui bus di linea di Start Romagna

Il prossimo anno verrà potenziato il servizio di controllo sui bus di linea di Start Romagna

Un milione non basta. Nel 2023, il servizio di controllo che Start Romagna fa eseguire sugli autobus di linea da una ditta terza, la Holackeck, ha portato a 932mila euro riscossi per sanzioni, con 215mila utenti controllati. In media oltre un passeggero su dieci è risultato evasore. Se possono apparire grandi numeri, Start sta invece predisponendo un aumento delle verifiche. Quello dei ‘portoghesi’ è un problema segnalato anche dagli utenti soprattutto su alcune linee, e tra queste c’è Metromare. "Start ha di recente indirizzato nuovo personale interno per implementare le squadre di controllo", ha spiegato l’assessora Roberta Frisoni in consiglio comunale giovedì sera. "Nel 2025 è prevista la nuova gara d’appalto per l’affidamento del servizio, nell’ambito del quale si potranno valutare nuove misure più efficaci". In futuro è prevedibile un aumento delle sanzioni, considerando i maggiori controlli.

Ma l’incasso non può essere visto come un modo per alzare gli stipendi degli autisti e rendere la professione più attraente, ha replicato l’assessora alla richiesta del consigliere Gioenzo Renzi. "Certamente contrastare con più efficacia il fenomeno dell’evasione è una attività che il gestore deve intraprendere anche per recuperare ulteriori risorse utili al servizio – spiega Frisoni -. Non ritengo però che le risorse recuperate dal contrasto all’evasione siano sufficienti a risolvere la problematica dell’appetibilità del lavoro da autista. Basti pensare che Start ha un costo di personale che si aggira sui 40 milioni di euro. Mentre dalla lotta all’evasione tariffaria, non possono arrivare risorse in grado di colpire efficacemente il gap". Bocciata anche l’idea dei tornelli all’entrata sui bus, come chiedeva Renzi. Il Comune l’aveva valutata, ma sulle linee con la più alta concentrazione di utenza, i rallentamenti del servizio sarebbero pesanti. Scartata invece la proposta di far valere penali per le corse saltate. "Il trasporto pubblico locale necessita di più attenzione a livello nazionale, va affrontato sul fronte della contrattazione, della situazione salariale e della questione dell’attrattività della professione, destinando più risorse al fondo nazionale". Restano i disservizi, un aspetto su cui il Comune non intende fare sconti. "Pretendiamo che l’azienda di trasporti sia molto più sensibile e vicina alle esigenze di ragazzi e famiglie. Confidiamo che a breve vengano messe in campo azioni mirate".

Andrea Oliva