
Antonio Ruggeri
Il Pd di Cattolica scalda i motori per il futuro piano regolatore cittadino, il cosiddetto Pug, piano urbanistico generale, e fissa i primi obiettivi: stop alla realizzazione di nuovi appartamenti in zona a mare e turistica. Una colonna del Pd, Antonio Ruggeri, ex-assessore ed ex-segretario del partito, lancia una provocazione molto forte in merito: "Perchè l’amministrazione comunale non programma di acquisire ogni 5 anni, dunque ad ogni legislatura, almeno un albergo chiuso e trasformarlo in servizi: parcheggi, aree verdi, cucine centralizzate o aree svago a fianco di alberghi diffusi? Basta con le trasformazioni di hotel in appartamenti in piena zona a mare, dunque zona turistica, ce ne sono oramai troppi".
Una linea guida sulla quale aprire il dibattito a livello urbanistico e socio-economico per la Cattolica che verrà. "E’ un progetto rilanciato anche da alcune associazioni di categoria pure a Rimini – continua Ruggeri, ora anche presidente del Centro Sociale – e ci si deve ragionare sopra. Tramite bando europeo, con finanziamenti disponibili, l’ente comunale, per interesse pubblico, può acquistare dal privato una struttura chiusa da anni con il terreno trasformandola in piena zona turistica nei servizi che mancano, ricavandone spazi a terra e aree dove oramai non ci sono più. Magari concedendo al privato capacità edificatoria in un’altra zona della città ma non più in zona a mare o turistica. Ci si deve ragionare sopra all’interno del nuovo piano di sviluppo urbanistico generale. Un tema sul quale l’amministrazione comunale sta cominciando a lavorare proprio in questi mesi".
In città oltre una decina sono gli alberghi chiusi da tempo e negli ultimi anni altri ancora hanno fatto domanda di trasformazione delle proprie strutture da ricettive ad appartamenti. Cattolica vanta ancora circa 200 strutture alberghiere ma il mercato mette a dura prova gli imprenditori che vogliono mantenere aperte le proprie strutture alberghiere. Anche Giuseppe Barbieri, presidente Adac, recentemente ha ribadito: "Bisogna ragionare sulla possibilità di realizzare alberghi diffusi – ha detto – con hotel che possono accorparsi realizzando insieme cucine centralizzate, aree fitness, palestre, mega piscine, ecc. Ma servono aiuti ed incentivi da parte dell’ente pubblico con bonus e premialità anche urbanistiche". Temi fondamentali per il rilancio del turismo e dell’economia cattolichina nei prossimi anni, dopo l’ennesima estate in chiaro scuro, con alcuni dati positivi ma anche numeri negativi e nodi da sciogliere in più settori.
Luca Pizzagalli