MANUEL SPADAZZI
Cronaca

"I Mutoid resteranno. Troveremo la soluzione per salvare il campo"

La promessa dell’assessore regionale alla cultura Gessica Allegni, che ieri ha fatto visita agli artisti per rassicurarli sul loro futuro .

Lyle, uno degli artisti Mutoid, con Alice Parma, Gessica Allegni e Filippo Sacchetti

Lyle, uno degli artisti Mutoid, con Alice Parma, Gessica Allegni e Filippo Sacchetti

"Santarcangelo non può fare a meno dei Mutoid". A ribadirlo ieri, alla presentazione del piano strategico per la cultura, il sindaco Filippo Sacchetti e l’assessore regionale alla cultura Gessica Allegni. Che poi è andata, con Sacchetti e la consigliera regionale Alice Parma, a visitare Mutonia, che rischia lo sfratto dopo la sentenza del Consiglio di Stato che ha dichiarato "abusive" le case degli artisti.

"Siamo tutti in prima linea – assicura Allegni – per preservare Mutonia. È una realtà che non si può estrapolare dal contesto in cui è nata perché la sua stessa esistenza dipende da quel contesto". E per questo "una comunità unita può e deve superare gli ostacoli burocratici e amministrativi per salvare quello che è un esempio concreto di come la cultura possa contribuire concretamente a salvaguardare e rigenerare il territorio". Non solo parole di circostanza: insieme al Comune, la Regione sta lavorando per trovare una soluzione definitiva che consenta agli artisti – arrivati nell’estate 1990 a Santarcangelo – di poter continuare a vivere e lavorare nel campo vicino al Marecchia. "In un Paese che privatizza le piazze e taglia connessioni occorre resistere culturalmente, prima di tutto per sostenere Mutonia – osserva Sacchetti – Il campo Mutoid è un’esperienza di rigenerazione creativa che, umanamente e culturalmente, è parte integrante di Santarcangelo e rappresenta la nostra ambizione di cambiare il mondo in meglio". Durante la visita al campo Allegni, Sacchetti e Parma hanno ribadito ai Mutoid il sostegno delle istituzioni, e la promessa di arrivare a una soluzione che, una volta per tutte, regolarizzi Mutonia. Nel frattempo l’amministrazione, per non incorrere in guai, sarà costretta presto a notificare agli artisti l’ordinanza di demolizione. Quell’ordinanza già firmata nel 2013, revocata l’anno dopo dal Comune quando fu varato lo speciale piano urbanistico per salvare i Mutonia. Quel piano, dopo il ricorso vinto al Consiglio di Stato da Giorgio Ricci, il vicino di casa degli artisti da tanti anni in lotta con loro, non è più valido. Presto arriverà l’ordinanza di demolizione, che l’avvocato degli artisti Stefano Valeriani impugnerà, in attesa che si trovi una soluzione.

Nell’incontro di ieri si è parlato di tutti i progetti e le sfide da affrontare col nuovo piano strategico della cultura: dall’ex biblioteca, che diventerà la Casa della poesia, ai musei pubblici e privati, compreso quello di Tonino Guerra (che riprirà il 21), quello del bottone e la casa-museo di Giulio Turci. E ancora – naturalmente – il Festival del teatro e i due festival di cinema, la riqualificazione delle ex carceri, il progetto per una nuova sede della scuola di musica e il futuro della ex fabbrica Buzzi: "Un futuro – assicura Sacchetti – da scrivere insieme".