I Ragazzi del Columbus hanno attraversato la Manica e sono sbarcati in Inghilterra. Il docufilm sulla generazione ribelle dei primi anni ‘80, trasmesso in esclusiva su Amazon Prime dal 23 settembre, è arrivato anche nel Regno Unito e Paesi anglofoni. Le storie dei ragazzi e delle ragazze sul litorale di Riccione sono diventate un film documentario che sta girando il mondo. Tutto è iniziato con alcuni amici nell’agosto del 2019. L’idea di rivedersi a circa quarant’anni da quei giorni quando, da ragazzi, si usciva dalla Baia Imperiale e da altre discoteche arrivando sul piazzale Roma a Riccione per fare l’alba. E’ qui c’era il Columbus, un bar diventato il punto di ritrovo per giovani che a loro volta sono diventati simbolo di un’epoca. Tra la fine degli anni Settanta e i primi Ottanta davanti al Columbus si ritrovavano per vedere sorgere il sole tenendo acceso gli stereo nelle auto. Renault 4 e ‘Squali’ sotto forma di Citroen Ds occupano il piazzale. Se c’era un pallone si dava qualche calcio, ma soprattutto si ascoltava la musica mentre i primi raggi del sole baciavano il desiderio di libertà che caratterizzava quei giovani e un’intera generazione. Quella serata ricordo è diventata l’inizio di un percorso che ha portato alla realizzazione del docufilm. Una produzione che ha incassato ottime visualizzazioni tanto da convincere la produzione a farlo uscire anche nel Regno Unito, spingendosi fino all’Australia, nuova Zelanda e America del Nord. Il regista de I Ragazzi del Columbus è Paolo Galassi. Nel 2019, alla festa dopo quarant’anni, in consolle c’erano due dj, Rubens e Mozart. A produrre il docufilm è stato Fabrizio Zanni (Tutti e quattro in ordine da sinistra nella foto).
a.ol.