MANUEL SPADAZZI
Cronaca

Il dolore e la rabbia: "Farò esposto in Procura. Mio fratello Luca e Cristian potevano essere salvati"

Parla Marco Perazzini: "Domenica avrebbero dovuto impedire l’accesso a loro e agli altri alpinisti, viste le condizioni proibitive e l’allerta meteo. La bufera li ha travolti e i soccorritori non hanno potuto fare nulla".

Luca Perazzini e Cristian Gualdi, i due alpinisti romagnoli morti sul Gran Sasso

Luca Perazzini e Cristian Gualdi, i due alpinisti romagnoli morti sul Gran Sasso

"Mio fratello e Cristian erano alpinisti esperti. Amavano la montagna, conoscevano i rischi. Sono morti per una disgrazia. Una disgrazia che si poteva evitare. Domenica avrebbero dovuto impedire, a loro e agli altri, di salire sul Gran Sasso, viste le condizioni". Nelle parole di Marco Perazzini, il fratello di Luca, il dolore si mescola alla rabbia. Ieri le famiglie dei due alpinisti di Santarcangelo morti sul Gran Sasso sono tornate a casa. La Procura di Teramo ha dato il nullaosta alle esequie: le salme dovrebbero fare rientro a Santarcangelo domani, i funerali si terranno quasi certamente il 2 gennaio. Per i parenti di Luca Perazzini e Cristian Gualdi, queste sono forse le ore più difficili. "Le nostre famiglie – continua Marco Perazzini – sono distrutte. È durissima, non ci sono parole per descrivere tutto quello che stiamo passando in questo momento".

Hanno sperato i famigliari di Luca e Cristian, fino all’ultimo, che fossero ancora vivi. Una speranza che, con il passare dei giorni, si è fatta sempre più flebile. Fino a quando si è spenta del tutto, venerdì, quando i soccorritori hanno trovato i loro corpi senza vita. "È stata una disgrazia – continua Marco Perazzini – I soccorritori hanno fatto quello che hanno potuto per mio fratello e Cristian, li ringraziamo per il loro impegno. Ma penso che questa tragedia si poteva evitare". Per il fratello di Luca "domenica avrebbero dovuto impedire l’accesso a tutti gli alpinisti, come avviene in altre località. Mio fratello e Cristian sono stati colti di sorpresa dalla bufera e non hanno potuto fare nulla per salvarsi. Se avessero vietato a loro e ad altri escursionisi di salire, forse a quest’ora non staremmo qui a piangerli". Per questo "tra qualche settimana, quando sarò più tranquillo, ho intenzione di presentare un esposto alla Procura di Teramo – prosegue Marco Perazzini – Continuo a chiedermi perché non abbiano impedito a Luca e Cristian l’accesso. Visto che le condizioni erano proibitive e c’erano rischi legati al maltempo, non dovevano farli salire".

In questi giorni tutta Santarcangelo ha sperato, insieme ai famigliari di Luca e Cristian, che accadesse il miracolo. La tragedia ha scosso l’Italia intera. Ma – in particolare sui social – c’è stato anche chi ha detto che i due alpinisti "se la sono cercata", che sono morti per imprudenza. "Sono tutte stupidaggini, che fanno molto male – conclude Marco Perazzini – Mio fratello e Cristian erano degli esperti. Se non li avessero fatti salire...".