La parola ai comitati: "Caro sindaco, ascoltaci"

Il coordinamento riunito a Viserba, diverse le tematiche affrontate "Vogliamo dire che i problemi ci sono e che però manca la comunicazione".

La parola ai comitati: "Caro sindaco, ascoltaci"

La parola ai comitati: "Caro sindaco, ascoltaci"

"Caro Jamil, ricordati che sei il sindaco di tutti, non solo di chi ti ha votato". Questo il messaggio che il nuovo Coordinamento dei vari comitati cittadini, riunitosi lunedì sera a Viserba, invia al primo cittadino. "Il sindaco non deve offendersi, per questo suggerimento, – spiega Marco Gobbi, del Comitato Viserbapuntoeacapo – ma vedere le tante voci di cui ci facciamo tramite come stimolo e supporto nella ricerca di soluzioni. Le problematiche segnalate dai comitati esistono, non si può far finta di non vederle: impattano sulla viabilità, sull’ambiente e sull’uso del territorio, sulla vivibilità della città nel suo insieme. Si può pensarla diversamente, ma il dialogo tra cittadini e amministrazione è doveroso, non ci stancheremo mai di ripeterlo". Gli incontri come quello di lunedì, spiegano dal Coordinamento, servono a condividere le questioni sollevate da ciascun gruppo. "È vero che ogni zona ha i suoi problemi, ma poi le azioni di uno diventano anche degli altri. L’intento comune, ribadiamo, è quello di far capire all’amministrazione che i problemi ci sono e che, alla base, manca la comunicazione. Non ci si può ‘arroccare’ nelle proprie decisioni, come capita spesso, presentando i progetti a cose già iniziate". Intanto, ai gruppi che già facevano parte del Coordinamento si è aggiunto il Comitato Quartiere Padulli, che, tra l’altro, porta all’attenzione il tema della sicurezza. L’elenco delle questioni oggetto di discussione è vario. Si è discusso, ad esempio, di Rivabella, con la costruzione di cento appartamenti che era stata approvata trent’anni fa in previsione della cosiddetta ‘Tangenziale nord’ che prevedeva un sottopasso ferroviario mai realizzato. "Viene così a mancare l’utilità pubblica dell’operazione. – spiega il Comitato per l’ambiente di Rivabella – Perché il progetto originale non è stato rivalutato e ridimensionato alla luce della situazione viaria immutata?". In definitiva, il Coordinamento non intende tirarsi indietro. Anzi, darà il via a una raccolta di firme, in forma cartacea e online, a supporto di una petizione da inviare all’amministrazione. "Sarà un elenco di tutte le problematiche fin qui riscontrate, con l’invito a ripristinare quel ‘trait d’union’ rappresentato dai vecchi Quartieri come organo del Consiglio comunale e, comunque, una richiesta di incontro col sindaco per discutere di tutti i temi in questione".

c. m.