MARIO GRADARA
Cronaca

Lo spettro dei rincari. Inflazione e bollette, stangata da mille euro: "Tuteliamo le famiglie"

Federconsumatori stima un consistente aumento medio annuo . Il costo della vita continua a crescere. I prezzi di istruzione, acqua . e prodotti alimentari segnano rialzi. Per non parlare dei carburanti .

Federconsumatori stima un consistente aumento medio annuo . Il costo della vita continua a crescere. I prezzi di istruzione, acqua . e prodotti alimentari segnano rialzi. Per non parlare dei carburanti .

Federconsumatori stima un consistente aumento medio annuo . Il costo della vita continua a crescere. I prezzi di istruzione, acqua . e prodotti alimentari segnano rialzi. Per non parlare dei carburanti .

Un fantasma si aggira per l’Europa. Ma anche Rimini non scherza. Anzi: lo spettro rincari energetici spaventa non solo le aziende della provincia - come riferito ieri su queste colonne -. Anche per le famiglie nel 2025 si prospettano forti rincari. "Il probabile aumento del costo della tazzina del caffè, che in alcuni bar del territorio è già salito a 1,40 euro – attacca Graziano Urbinati, responsabile Federconsumatori provincia –, causato dall’aumento, specifico di Rimini, del costo della materia prima che a dicembre ha visto un aumento dell’113 per cento su un anno fa, potrebbe essere la punta dell’iceberg". Sotto la superficie del quale, per così dire, si agitano aumenti dell’energia e dei carburanti, pronti a spingere sull’inflazione. Secondo l’Osservatorio di Federconsumatori è alle viste "una botta da quasi mille euro a famiglia che al momento si prevede quest’anno". Una cifra che è la sommatoria di voci negative: energia e carburanti in testa. "Il nostro Osservatorio stima per l’anno appena iniziato – spiega Urbinati – una ’botta’ di 954,04 euro in più a famiglia, per l’intero anno". Cifra cui vanno aggiunti gli incrementi degli ultimi anni per le voci citate, ma anche quelli dei generi alimentari. "Nel mese di dicembre – aggiunge Federconsumatori – i costi dell’istruzione sono saliti ben oltre l’inflazione che a Rimini l’Istat ha indicato nel +1,8% a dicembre: alimentare +2,4%, alcolici e tabacchi +2,6, servizi sanitari +2,8, trasporti +2,5%, istruzione +4,9, acqua +9,1%. E alcune delle sotto voci del paniere alimentari sono volate alle stelle: vegetali +2,5% caffè e cacao come detto +11,3, poi l’olio che ha raggiunto livelli record, +8% nell’ultimo anno. Per questo noi abbiamo da tempo chiesto che, almeno per il settore alimentare, venga sterilizzata l’Iva: significherebbe un risparmio di 500 euro medi a famiglia all’anno. Chiaro che per lo Stato sarebbe minori introiti, ma la tutela delle famiglie dovrebbe essere prioritaria". Rispetto ai costi dell’energia, l’Osservatorio rileva che nel 2024 il costo di un kilowattora in Italia è quasi doppio che in Spagna, e tra 30 e 40% superiore a quello di Francia e Germania. "Ciò perché dal paniere energia – aggiunge Urbinati – da noi si prende la voce più pesante, cioè quella del gas, e da quella si ricava il prezzo di vendita del prodotto. All’estero fanno, giustamente, la media. Noi abbiamo chiesto di disaccoppiare le voci. Oltre a che si alzi l’Isee per accedere al bonus energia, in modo di allargare la platea di famiglie che possano ottenerlo". Recentissimo il via libera in Commissione Finanze del Senato al "riallineamento" delle accise sui carburanti. In pratica cresce di un centesimo il gasolio, scende di altrettanto la benzina. "La stima è che con due pieni a settimana chi ha l’auto a benzina risparmi 84 euro l’anno, chi l’ha diesel ne spenda 77 in più. Il guaio è che, salvo ulteriori provvedimenti, il rincaro del gasolio peserà sul sistema trasporti - l’84% delle merci in Italia – e inneschi una ulteriore spirale inflazionistica su merci e prodotti al consumo. Anziché aumentare il gasolio si poteva forse ridurre di più il costo della benzina". C’è un rischio di ulteriori aggravi causa situazione internazionale e speculazioni. Concreta la minaccia di nuova crescita dei costi energetici, con i prezzi dei beni energetici regolamentati che nel 2024 son passati da +7,4% a +12,7% e nel 2025 sono destinati a raggiungere aumenti ben più consistenti". Mario Gradara