L’Under 21 di San Marino prova a rifarsi in Norvegia

La Nazionale Under 21 di San Marino affronta la Norvegia dopo la sconfitta con l'Irlanda. Il CT Cecchetti punta sul recupero fisico e mentale dei giocatori per evitare errori simili.

L’Under 21 di San Marino prova a rifarsi in Norvegia

L’Under 21 di San Marino prova a rifarsi in Norvegia

A distanza di pochi giorni dalla gara giocata e persa amaramente allo Stadium contro l’Irlanda (7-0), questo pomeriggio (calcio d’inizio alle 17) la Nazionale Under 21 di San Marino torna in campo per affrontare la Norvegia. Fari puntati sul Viking Stadion di Stavanger dove i biancazzurri completeranno il mini-ciclo di marzo, in quella che di fatto è l’ultima trasferta lunga di questo biennio per la squadra del commissario tecnico Matteo Cecchetti, chiamata, da domani in poi, a fare visita solamente all’Italia. Cecchetti per la trasferta in Norvegia ne ha portati ventuno con sé, compresi due che nella serata di domenica erano a disposizione di Roberto Cevoli per l’amichevole della Nazionale maggiore contro Saint Kitts and Nevis: Pietro Amici e Nicko Sensoli. Ieri mattina i giovani titani sono arrivati a

Stavanger e nel pomeriggio hanno svolto il primo allenamento ufficiale al Viking Stadion. Per prendere confidenza con quell’impianto che può contenere circa 16mila spettatori. "È vero che loro, a differenza nostra – sottolinea alla vigilia il commissario tecnico Cecchetti – non hanno giocato una gara delle qualificazioni europee la settimana scorsa, ma hanno comunque affrontato una amichevole con l’Olanda. Comunque dobbiamo pensare alla gestione delle nostre, di energie". La gestione della fatica, visti i due impegni ravvicinati è il primo pensiero del ct. "Stiamo cercando di far recuperare al meglio tutti i giocatori e dovremo capire chi potrà dare di più, con la Norvegia da quel punto di vista", spiega pensando alla rosa dei 21 che ha convocato. Cecchetti ripensa a quello che non ha funzionato nell’ultima gara con l’Irlanda. Ma anche alle cose buone che ci sono state. Soprattutto nella prima parte di gara. "Ripartire dal primo tempo dell’Irlanda? Sì, ma abbiamo analizzato attentamente entrambe le frazioni di gioco e abbiamo avuto la sensazione che ad incidere sia stato soprattutto l’aspetto psicologico. Tante situazioni che ci hanno messo in difficoltà nella ripresa erano state gestite con ordine nel primo tempo. Significa che abbiamo reagito nella maniera sbagliata e in questo modo diventa facile per i nostri avversari costruire opportunità. È quello che non vogliamo accada contro la Norvegia".