
Il tetto dell’ex convento dei frati
Una ristrutturazione complessiva di oltre 3 milioni e mezzo di euro per l’ex-convento francescano dei frati a Cattolica, a fianco della chiesa di San Antonio in via Del Prete. Una struttura che dal 2017 è oramai un centro di accoglienza terapeutica per decine di bambini reduci da situazioni di difficoltà famigliari e stato socio-economico complesso, anche dovuto a zone di guerra. "Dal 2017 siamo a Cattolica nell’ex-Convento Sant’ Antonio da Padova con il contratto di usufrutto dai Frati Minori Conventuali della Provincia Italiana del Centro – spiega il presidente della Fondazione Aiutiamoli a Vivere, Fabrizio Pacifici –, la Fondazione ’Aiutiamoli a Vivere’ è una ONG ovvero Organizzazione non Governativa che svolge attività di cooperazione internazionale a favore dei bambini in difficoltà ed è senza scopo di lucro. Parliamo di accoglienza per bambini bielorussi, ucraini o anche palestinesi e di altri territori. In questo momento l’investimento è di circa 3 milioni e 700 mila euro con risorse nostre ed i crediti fiscali in vigore attualmente per realtà come le nostre per le quali vi sono questo tipo di vantaggi".
Un intervento complessivo davvero ricco di modifiche per apportare miglioramenti ad una stuttura storica, molto conosciuta da tutta la comunità cattolichina in zona a a mare: "Realizzeremo l’impianto fotovoltaico sul tetto – continua Pacifici –, il cappotto termico, la sistemazione interna di infissi e cambio del sistema di raffreddamento e riscaldamento in tutte le stanze, per cercare di migliorare al massimo il nostro servizio di accoglienza dei bambini sia bielorussi, ucraini o palestinesi, per ridare speranza nella vita a tutti loro. All’esterno risistemeremo tutta l’area sportiva retrostante la nostra struttura". Da alcuni anni, dunque, la Fondazione ha preso in gestione tale edificio francescano con un ampio piano di rinnovamento, che ha già coinvolto negli anni passati anche il nuovo centro sportivo con alcuni campi da tennis e spazi esterni molto significativi. Tutto questo all’interno della terza parrocchia cattolichina, nota come parrocchia di Sant’Antonio, ma comunemente detta dai cattolichini parrocchia "dei frati" per il legame storico con i frati francescani dagli anni ‘80 fino al 2017.
Luca Pizzagalli