Malore in moto, morto l’infermiere Giampiero Gabrieli: "Un esempio per tante persone"

Rimini piange il 60enne, venuto a mancare durante un’escursione su due ruote a Monte Cerignone. Soccorso da un amico, poi la corsa disperata in ospedale. Era andato in pensione da pochi mesi dal suo lavoro al 118

Giampiero Gabrieli, 60 anni, infermiere del 118, da poco in pensione. Abitava a Viserba con la famiglia

Giampiero Gabrieli, 60 anni, infermiere del 118, da poco in pensione. Abitava a Viserba con la famiglia

Rimini, 16 aprile 2024 – Tragedia durante la gita in moto. A perdere la vita è stato Giampiero Gabrieli, 60 anni, infermiere del 118, da poco in pensione. Residente a Viserba con la famiglia, domenica mattina era salito in sella alla sua amata moto per un’uscita nella zona del monte Carpegna in compagnia di un amico. A un certo punto, transitando nel territorio di Monte Cerignone, Gabrieli avrebbe perso il controllo della due ruote, uscendo di strada. Un incidente dagli esiti drammatici, la cui dinamica deve essere ancora ricostruita con precisione. Non è tuttavia da escludere che l’ex infermiere sia stato colto da un malore che gli avrebbe impedito di mantenere il controllo sulla moto, determinando in questo modo lo schianto. L’amico che era con lui è subito corso in suo aiuto, cercando di rianimarlo. Sul posto anche l’ambulanza, con il personale sanitario che ha tentato in tutti i modi di rianimare il 60enne, utilizzando anche il defibrillatore. Il ferito è stato quindi trasportato in eliambulanza, con il codice di massima gravità, all’ospedale Bufalini di Cesena, dove i medici hanno messo in campi tutti i tentativi possibili per strapparlo alla morte, ma per lui alla fine non c’è stato nulla da fare. Giampiero lascia una moglie e un figlio, anche lui infermiere del 118.

Commosso il ricordo di colleghi e amici. "Anche dopo il pensionamento – scrive l’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Rimini – ha continuato a sostenere l’infermieristica con passione. La comunità riminese perde una figura fondamentale, ma il suo spirito vive attraverso suo figlio Diego e il suo lavoro continua ad ispirare determinazione". Gabrieli è stato attivo anche all’interno del NurSind, il sindacato degli infermieri.

Per vent’anni è stato un punto di riferimento nel mondo sanitario – lo ricorda Bruno Galli –. Era un professionista dotato di grande carisma, un motivatore, ma anche una persona capace di mettere tutti di buonumore e di sdrammatizzare situazioni pesanti, senza però mai andare sopra le righe. Amava il suo lavoro e anche durante l’emergenza Covid non si è mai risparmiato dando sempre il massimo per il bene dei pazienti. È stato un onore averlo come collega". "Sono tanti i ricordi legati a Giampy, persona con cui ho avuto la fortuna di lavorare per più di vent’anni – dice il medico Davide Manfroni –. Al di là delle doti professionali uniche ed eccezionali, aveva la capacità di rendere un po’ più leggeri anche i momenti drammatici, con la sua simpatia travolgente e il suo amore per la vita. La sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile. Esprimo vicinanza alla famiglia in questo momento così doloroso". Un messaggio di cordoglio è arrivato anche dalla Società italiana degli infermieri di emergenza.

l.m.