Otto giorni per mettersi in regola con la normativa antincendio. In caso contrario sgombero dei turisti (e loro ’riprotezione’ in altra struttura) e chiusura dell’attività. L’ultimatum - diffida all’hotel Acapulco, un ex due stelle in prima linea in via Capodistria, zona Cagnona - oggi "bed and breakfast sul mare", è arrivata dal Comune di Bellaria Igea Marina, a firma del dirigente Ivan Cecchini. Il documento è datato 23 agosto, quindi la scadenza dell’ultimatum è il 31 di questo mese. "Non è che possiamo chiudere l’albergo, abbiamo gente – dicono dalla reception –. Sappiamo naturalmente della problematica in questione. Ora sentiremo subito con i nostri tecnici riguardo al provvedimento". Provvedimento (un’ordinanza), va sottolineato, contro il quale come prevede la normativa in materia è previsto un ricorso al Tar, tribunale amministrativo regionale, entro 60 giorni dalla data di notifica ("o "in subordine, entro 120 giorni dalla data di notifica, ricorso straordinario al Capo dello Stato"). "Valueteremo la possibilità di presentare ricorso, abbiamo in programma di restare aperti fino all’8 settembre", aggiungono dalla struttura ricettiva. Al contrario, in caso di "avvenuta regolarizzazione dell’attività", riguardo ovviamente all’antincendio, la cosa "dovrà essere comunicata all’Ufficio Suap per le opportune verifiche".
La stessa ordinanza specifica: "in assenza dei requisiti di prevenzione incendi necessari ai fini dell’esercizio dell’attività, ordina (al titolare, ndr) il divieto di prosecuzione dell’attività alberghiera svolta, nell’esercizio denominato Acapulco assegnati con ordinanza... lo sgombero, entro 8 (otto) giorni dalla notifica del presente provvedimento, di tutti gli ospiti eventualmente alloggiati".
Il pregresso. Si legge nel documento del Comun e che "alla data odierna, pur essendo trascorso il termine assegnato con la disposizione... il titolare non si è avvalso della facoltà di presentare scritti o documentazione comprovante l’avvenuta regolarizzazione dell’attività ai fini della normativa di prevenzione incendi, così come richiesto dal Comando dei vigili del fuoco; espletati a tali fini, ulteriori accertamenti presso il Comando provinciale vigili del fuoco di Rimini, che... ha qui comunicato quanto segue, relativamente alla Pratica: ’ad oggi non risulta essere mai stata presentata Scia pertanto l’attività è da considerare priva dei requisiti di prevenzione incendi necessari per l’esercizio ’". Le verifiche a riguardo spettano alla polizia municipale.
Mario Gradara