No vax Rimini, sospesa l’infermiera Lara Lorenzoni. "Non mi piego al ricatto"

Cresce il numero dei sanitari sospesi perché hanno rifiutato di vaccinarsi contro il Covid

Lara Lorenzoni, infermiera, della lista Movimento 3V durante l’ultima campagna elettorale

Lara Lorenzoni, infermiera, della lista Movimento 3V durante l’ultima campagna elettorale

Rimini, 23 novembre 2021 - Continua a crescere nel Riminese il numero dei sanitari sospesi perché hanno rifiutato di vaccinarsi. E tra i vari provvedimenti notificati dall’Ausl in questi giorni c’è anche quello nei confronti di Lara Lorenzoni. Un nome noto quello dell’infermiera: era tra i candidati al consiglio comunale del Movimento 3V alle ultime elezioni. La Lorenzoni, che lavora all’ospedale di Santarcangelo, è stata anche una delle candidate più attive nella campagna elettorale, che ha permesso alla lista del Movimento 3V di eleggere in consiglio il leader riminese dei No vax, Matteo Angelini.

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"Volevo regalare un sussulto a tutti che evidentemente godono con queste notizie – scrive la Lorenzoni – Entro con orgoglio nel numerosissimo club dei lavoratori sanitari sospesi dall’Ausl perché non si sono piegati al ricatto" del vaccino. Interpellata, la Lorenzoni non vuole aggiungere altro. In una recente intervista, aveva spiegato di non essere assolutamente una negazionista del Covid: "Ho lavorato nei reparti Covid, ho visto le persone morire. Sono stati i mesi più brutti della mia vita...". Ma la Lorenzoni, come i colleghi sospesi, ha scelto di non immunizzarsi contro il virus. Pur avendo fatto altri vaccini in passato, "questo (il vaccino contro il Covid, ndr) non lo ritengo necessario, ho dubbi sulla sicurezza". La Lorenzoni sapeva che prima o poi sarebbe arrivata la sospensione anche per lei, se l’aspettava. Ha lavorato (facendo tamponi ogni 48 ore) fino a quando, alla fine della scorsa settimana, è arrivato il provvedimento.

Intanto il consigliere comunale del Movimento 3V Angelini torna sulle scritte dei No vax apparse fuori da alcune scuole di Rimini. Atti vandalici che riportavano la firma caratteristica di alcuni gruppi No vax, con la scritta: "I vax uccidono". "Se questi individui che operano al buio credon di esser funzionali alla causa sbagliano di grosso – attacca Angelini – Le azioni per portare alla ribalta le nostre tematiche sono tantissime e si possono, si devono realizzare in modo legale e nel pieno rispetto della città. Se oggi ancora possiamo manifestare a Rimini, cosa che in altre città non è più possibile fare, é perché abbiamo dato sempre rispetto. Mi auguro che i responsabili degli atti vandalici vengano individuati".