Rimini, sfida a distanza sui nomadi. Ma i cittadini disertano gli incontri / FOTO

Pochi intimi per le due assemblee sul piano delle microaree, indette rispettivamente dal Comune e dalla minoranza

L'assemblea a Corpolò

L'assemblea a Corpolò

Rimini, 19 luglio 2018- Il piano nomadi sembra non 'scaldare' più di tanto i riminesi. Dopo le polemiche e le proteste dei mesi passati, la giunta a giugno ha definitivamente approvato il piano che prevede il trasferimento di 32 Sinti (che oggi abitano nel campo di via Islanda) in cinque microaree nelle vie della Lontra, Feleto, Cupa, Orsoleto e Montepulciano. Ieri sera il Comune ha organizzato il primo incontro con i residenti, presso la scuola di via Mirandola a Spadarolo.

All'assemblea si sono presentate poco più di 20 persone, fra cui il consigliere comunale Luca Pasini e alcuni esponenti del Pd. Insomma, una serata per pochi intimi. In contemporanea si è svolto anche l'ennesimo incontro indetto dal comitato Pro Rimini, da Lega e Forza Italia, questa volta presso il ristorante La Caserma a Corpolò. Che è una delle frazioni di Rimini dove è stata individuata una delle microaree (in via Cupa), mentre a Spadarolo non ne è prevista alcuna. Qui la partecipazione è stata superiore, ma di poco: una cinquantina di persone, nel momento di maggior partecipazione. Niente a che vedere con le assemblee fatte nei mesi passati, quando hanno preso parte centinaia di residenti.