DAVIDE EUSEBI
Cronaca

Apre nuovo ristorante vegetariano a Sanpa: Talèa è verde come la speranza

Al timone c’è lo chef stellato Giuseppe Biuso. Al suo fianco, in sala e nell’orto, i ragazzi della comunità: “Qui riprendiamo contatto con la terra e con la realtà”

Rimini, 24 maggio 2024 – Il già variegato mondo di San Patrignano si arricchisce di un nuovo, gustoso, progetto a tinte verdi, dove verde sta per speranza e anche per mangiare vegetariano, vegano, senza glutine: il ristorante "Talèa", adiacente al celeberrimo "Vitae", orchestrato da Giuseppe Biuso, già cuoco stellato del ristorante "Il Capriccio" del Tiresia Resort dell’isola di Vulcano. Già, perché quassù, sulla collina dove generazioni di giovani caduti nella droga si sono arrampicati uscendone per riconquistare dignità e libertà, le cose si fanno sempre al massimo della qualità: piatti raffinatissimi, ottenuti dalle verdure dell’orto di "Sanpa", in aggiunta di alghe e abbinati a bevande a base di erbe aromatiche o frutti, oltre che ai vini del luogo. Qualche esempio? Zucchina, balsamico, pinoli e lattuga di mare, oppure ravioli al sedano e alga nori o ancora fagiolo, pecorino al fieno e salicornia: "Sono venuto qui per condividere la mia esperienza stellata con i ragazzi di San Patrignano e per proporre un percorso gustativo alternativo, un’esperienza a tavola che regali emozioni", premette il cuoco Giuseppe Biuso, che ha raggiunto la famiglia in Romagna e che dirige il ristorante. Attorno a lui tanti ragazzi e ragazze che lavorano in cucina, in sala o nei campi (una cinquantina) per portare al ristorante la verdura fresca biologica.

Lo chef Giuseppe Biuso (a destra) nella cucina del nuovo ristorante vegetariano di Sanpa
Lo chef Giuseppe Biuso (a destra) nella cucina del nuovo ristorante vegetariano di Sanpa

Tra questi Davide (a San Patrignano i cognomi finiscono nel cassetto) ragazzo ancora impegnato nel percorso di "rigenerazione" da sostanze stupefacenti: "Ho sempre lavorato in bar e ristoranti e sulla mia vita era sceso il buio. San Patrignano mi ha ridato la speranza, è una tappa fondamentale della mia vita. Ogni giorno vado nei campi e coltivo ortaggi assieme a tanti altri. Questo mi dà un senso di pace, mi aiuta a riprendere il contatto con la terra, con la realtà. Mi gratifica. Non ho più la responsabilità di un settore agricolo perché mi alterno con la sala, ho frequentato infatti un corso di conoscenza di vini e affianco il sommelier. San Patrignano una esperienza che salva".

C’è anche chi è stato salvato e ha deciso di restare: "Posso dire di essere dipendente – scherza Emanuele, che è uscito dal percorso di riabilitazione – ma in senso positivo. Infatti la schiavitù che genera la dipendenza da sostanze stupefacenti ora per me è diventata libertà. Lavoro qui, in questo ristorante vegetariano, in sala, ed è un’esperienza che mi appassiona. Ho scelto di restare per lavorare nel luogo dove ho trovato una nuova vita". "Talèa" è dedicato a chi ama la verità nel piatto: verde speranza, appunto.