
Omicidio di Giulia. Donne contro il post di Montevecchi : "Si deve dimettere"
"Montevecchi si dimetta subito da consigliere". Lo chiedono tanti esponenti del centrosinistra riminese. Lo chiede Arcigay. È un coro pieno di sdegno quello che si solleva contro il consigliere regionale della Lega Matteo Montevecchi, dopo le sue dichiarazioni su Elena Cecchettin, sorella di Giulia, la ragazza massacrata dal suo ex fidanzato Filippo Turetta. Su Facebook Montevecchi si era scagliato contro le parole di Elena sulle colpe degli uomini e sul patriarcato. E aveva fatto notare che la ragazza si mostra "con la felta della Thrasher che richiama il mondo dell’occulto e del satanismo" e sui social "ha pubblicato sue foto con croci rovesciate sul volto, collane sataniche, statue di Lucifero e quant’altro".
La vicesindaca di Rimini Chiara Bellini non ha dubbi: "Montevecchi dovrebbe dimettersi per ciò che ha dichiarato a proposito di Elena Cecchettin. Mi aspetto un intervento disciplinare da parte del capogruppo della Lega Matteo Rancan". La Bellini definisce "privo di senso, puerile, gretto" il commento di Montevecchi "e per di più offensivo verso una ragazza che ha appena perso la sorella. Ogni volta che si nega la responsabilità collettiva dei femminicidi e soprattutto la responsabilità maschile, si fa una nuova offesa alle vittime, a tutte le donne. Ci ammazzate e volete pure l’ultima parola". È durissima anche Nadia Rossi, consigliera regionale Pd: "Il femminicidio e la violenza sulle donne vanno contrastati con l’impegno di tutti trasversale a colore politico, genere, orientamento sessuale. Ecco perché le parole di Montevecchi contro la sorella di Giulia sono una parte del problema. Le sue dichiarazioni ci dimostrano che è urgente l’educazione all’affettività nelle scuole". Per la Rossi "non a caso ogni volta che abbiamo trattato questo tema in consiglio regionale Montevecchi l’ha bollata come teoria gender". Indignazione condivisa dal consigliere di Rimini Futura, Luca Pasini. "Spero che la premier Meloni – si augura – richiami all’ordine Montevecchi". E al coro di sdegno si unisce anche Marco Tonti, consigliere di Rimini coraggiosa e presidente di Arcigay: "Il leghista Montevecchi strumentalizza la tragedia per le sue solite campagne di retroguardia ideologica. Oltre ad attaccare la sorella di Giulia Cecchin sulla base del suo abbigliamento, nega che un fenomeno devastante come la violenza sulle donne esista. Nega che esista una cultura patriarcale che alimenta questo fenomeno. Nega che l’unica via per debellarlo sia l’educazione alla parità. Vede nel ritorno alla tradizionale disuguaglianza tra uomo e donna l’unica soluzione. Follia totale. È un negazionista bello e buono. Montevecchi si dovrebbe dimettere dal consiglio regionale".
Da Santarcangelo, dove Montevecchi vive, arriva la condanna ferma della vicesindaca Pamela Fussi e della segretaria Pd Paola Donini. "Da Montevecchi – attacca la Fussi – non una sola parola sull’omicida e sulla responsabilità collettiva che ci vede tutte e tuttii necessariamente partecipi, se vogliamo ribellarci alla cultura dello stupro. Non una parola a sostegno di una famiglia che ha perso una figlia e una sorella. Di fronte alla tragedia Montevecchi preferisce riesumare l’atmosfera da caccia alle streghe". La Donini consiglia a Montevecchi: "Lascia stare il satanismo... oppure cambia mestiere, studia un po’ di più, e abbi rispetto per chi ha subito un dolore immenso e ingiustificato. Non stai facendo politica... Stai facendo il Savonarola quasi 600 anni dopo".
Usa l’arma dell’ironia il noto deejay Ghigo (al secolo Giovanni Foschini): "Quindi nel 2023 ad avere la felpa della Thrasher, nota rivista di skateboard, si diventa satanisti? Io, signori miei, inizierei a collegare il cervello..."
Manuel Spadazzi