"La Rai vieti a Fedez e Marco Masini di cantare Bella stronza al Festival di Sanremo". La sua lettera di protesta al cda della Rai ha sollevato un polverone. Ma Adriana Ventura, consigliera di parità della Provincia di Rimini, non è pentita della ’diffida’ contro l’esibizione di Fedez e Masini. Nemmeno dopo aver letto le parole di Claudio Cecchetto sulla vicenda. Secondo il talent scout e produttore "il brano di Masini non offende nessuno, non è una canzone contro le donne. Evitiamo i facili moralismi". E sulla scelta di Fedez di proporre per la serata delle cover proprio quel brano, Cecchetto è stato chiaro: "Non si può condannare Fedez prima ancora che si esibisca". Per Cecchetto "dietro a certe proteste c’è probabilmente un po’ di voglia di farsi notare". Adriana Ventura si è sentita punta nel vivo. E non resta in silenzio, dopo le dichiarazioni di Cecchetto: "Non ho bisogno di visibilità. Per me parlano le centinaia e centinaia di casi di molestie e discriminazioni che ho affrontato in tutti questi anni. Sono da sempre in prima linea contro la violenza sulle donne. Faccio la consigliera di parità dal 1993, per me è una missione, non un lavoro". Anche perché, fa notare lei, "il mio compenso per l’incarico di consigliera di parità è di 331 euro lordi al mese. Fanno poco più di 10 euro al giorno. Se vado avanti, non lo faccio né per i soldi, né per avere visibilità".
Ma la Ventura vuole andare oltre la polemica e lancia a Cecchetto una proposta. "Caro Claudio, perché non realizziamo insieme uno spot contro la violenza sulle donne per il prossimo 25 novembre, in occasione della Giornata mondiale per l’eliminazione della violenza sulle donne?". La consigliera di parità assicura di essere una fan di Cecchetto: "Io e lui siamo quasi coetanei, mi ha fatto divertire tanto con la sua canzone Gioca jouer. Ecco: a Claudio propongo di fare insieme a noi una sorta di Gioca jouer contro la violenza sulle donne. Sarebbe un bellissimo messaggio, e sono sicura che grazie a lui verrebbe fuori un bellissimo spot. Pensaci sopra, Claudio... Io ci conto".
Manuel Spadazzi