Regionali, la corsa si infiamma. Il centrodestra punta sulla Ugolini. Nel Pd il derby tra Gnassi e Petitti

Fratelli d’Italia spinge per candidare a presidente l’insegnante riminese, già sottosegretaria con Monti. Se sarà il centrosinistra a vincere, Andrea ed Emma sono in pole position per un posto in giunta

La docente ed ex sottosegretaria Elena Ugolini

La docente ed ex sottosegretaria Elena Ugolini

Bologna, 23 aprile 2024 – Con un occhio alle comunali e alle europee, e l’altro a Bologna. Perché il voto per le elezioni regionali, vista la candidatura alle europee di Stefano Bonaccini – sarà il capolista del Pd per la circoscrizione Nord Est – potrebbe avvenire già a novembre.

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Nel Pd riminese la partita per le candidature alle regionali si è aperta già da mesi. I nomi che circolano sono quelli delle attuali consigliere Emma Petitti e Nadia Rossi e della sindaca di Santarcangelo Alice Parma per quanto riguarda le donne, mentre tra gli uomini scalpita il consigliere comunale di Rimini Edoardo Carminucci, ma ci sono in lizza anche l’assessore riminese Mattia Morolli e il vicesindaco di Cattolica Alessandro Belluzzi. La Petitti e la Parma partono da favorite su tutti, anche perché la Rossi è ormai al termine del suo secondo mandato elettivo.

Nella partita per le regionali potrebbe rientrarci anche il deputato del Pd Andrea Gnassi. Non come candidato al consiglio regionale (ha già fatto due mandati in passato), ma per la giunta. Il Pd deve ancora decidere il successore di Bonaccini, ma tra i favoriti c’è il sindaco di Ravenna Michele De Pascale. Se dovesse essere De Pascale il candidato presidente e il centrosinistra vincesse poi le elezioni, c’è la concreta possibilità di un posto per Gnassi come assessore in Regione. Un ruolo al quale può aspirare anche la Petitti, che è già stata assessore regionale nel primo mandato di Bonaccini.

Sulla corsa alle regionali, dopo l’annuncio di Bonaccini, ora interviene anche Jamil Sadegholvaad: "Tutti sosteniamo Bonaccini con convinzione. Il suo messaggio è lineare: nessuno come lui saprà portare l’Emilia Romagna in Europa, perché il lavoro fatto nei suoi 10 anni di governo è stato concreto, importante e puntuale. E soprattutto Stefano è stato sempre presente per tutti e su tutti i territori. Una volta in Europa Bonaccini potrà portare avanti le ragioni del Paese e della nostra regione in maniera metodica e incessante". E sulla partita delle candidature, per il sindaco di Rimini "occorre un atto di responsabilità forte e determinato da parte del gruppo dirigente Pd, per evitare confusione. Vuol dire criteri chiari e uniformi, per tutti. Il mio timore è che se non si mettono da subito in chiaro le regole (ad esempio, sui secondi e terzi mandati dei consiglieri) alla fine ogni territorio si comporterà in maniera diversa dall’altro, alimentando potenziali conflitti interni".

Ma la sfida per le elezioni regionali potrebbe parlare molto riminese anche, soprattutto nel centrodestra. Fratelli d’Italia spinge per un candidato presidente civico e – possibilmente – donna. Da settimane circola il nome di Elena Ugolini. L’insegnante riminese, 65 anni, colonna di Cl, è la preside delle scuole Malpighi a Bologna ed è stata sottosegretaria all’istruzione con il governo Monti.