Rischia di sfumare definitivamente la stagione dei due alberghi chiusi dal Comune di Rimini per il sospetto di infiltrazioni di natura criminale. L’ordinanza di Palazzo Garampi era stata notificata l’11 aprile scorso a seguito del provvedimento adottato dalla Prefettura, che ha applicato l’interdittiva antimafia nei confronti della società di gestione che ha in affitto i due hotel, il Gin e il Morolli, strutture a tre stelle di Viserba. La società, per il tramite dei propri legali, aveva presentato un ricorso urgente al Tar, chiedendo di sospendere immediatamente l’interdittiva antimafia della Prefettura e di revocare la chiusura degli hotel imposta dal Comune. Ieri il Tribunale amministrativo regionale ha respinto la richiesta di sospensiva, rinviando all’11 ottobre prossimo la discussione sul merito, evidenziando come "la delicatezza e la complessità delle valutazioni sottoposte al Collegio" impongano di riservarne la decisione ad una trattazione più approfondita. "Presenteremo ricorso al Consiglio di Stato – dice il legale della società, l’avvocato Giancarlo Migani –. È facile immaginare quali possano essere le conseguenze, anche sul piano economico, di uno stop per tutta la durata dell’estate, trattandosi di due attività in prevalenza stagionali. Nelle ultime settimane sono continuate ad arrivare disdette. Per il momento la società si è impegnata a garantire il contratto dei lavori dipendenti, ma se la situazione non dovesse sbloccarsi potrebbe configurarsi il rischio di licenziamenti".
CronacaRestano chiusi due alberghi in odore di mafia