Serata esclusiva per celebrare la collaborazione tra il mitico Hotel de la Poste e lo Chalet del mar . Nevicata al porto e i dj dei due locali. Montebelli: "Località simbolo unite da una grande storia" .
Viale Ceccarini e corso Italia: basta il nome e sai già dove ti trovi. Strade iconiche che si incroceranno per una serata al porto di Riccione. L’hanno chiamato Chalet de la Poste, il white party che sabato suggellerà la collaborazione tra l’hotel simbolo di Cortina d’Ampezzo e lo Chalet del mar. Due città che hanno fatto la storia del turismo, un filo invisibile che dalle Dolomiti porta al mare. Uno show dinner che ha il sapore di ‘Vacanze di Natale’, il film di Vanzina che da oltre 40 anni è un cult, con un pizzico di ‘Sapore di mare’.
Gli ingredienti ci sono tutti: la nevicata di mezzanotte, i dj resident dei due locali, Thor e Riccardo Piermattei, gli storici barman che misceleranno il tutto. Camerieri con cappelli di lana e mascherina da sci, grazie al Surf Paradise. Tutto esaurito già alla vigilia per un evento che anticipa l’atteso appuntamento invernale con le Olimpiadi Milano-Cortina. "L’idea è nata da un incontro invernale con Gherardo Manaigo, gestore e proprietario dell’Hotel de la Poste – racconta Thomas Montebelli dello Chalet, regista e artefice dell’operazione – Riccione deve strizzare l’occhio a località e situazioni che la proiettino nel mondo dell’eccellenza turistica. Possiede l’appeal e la vocazione all’intrattenimento di qualità, e questa serata è il modo migliore per mettere in mostra le nostre potenzialità. Cortina è il simbolo dell’esclusività, e Riccione è in quella direzione che deve andare".
Dress code rigorosamente in bianco, come le piste innevate delle Tofane. Il divertimento e la musica per slalomare tra le tendenze. E se la collina s’ispira a Ibiza, il porto riccionese cavalca l’onda con un gemellaggio destinato a diventare uno degli eventi più esclusivi dell’estate in Riviera. Come dimostrano la lista d’attesa per partecipare alla serata dello Chalet del mar e l’interesse dei vip di cui non trapela ancora il nome. E magari chissà, durante il prossimo inverno, non si possa scalare le montagne per una serata ampezzana in stile Riccione.