
La maggioranza di governo riccionese vuole tornare a studiare sui banchi dell’università. Rimini punge e Riccione risponde ‘presente’. Tre settimane fa il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad aveva sottolineato come fosse importante per i Comuni, a partire dai più rappresentativi in provincia, fare parte della compagine sociale di UniRimini, la società consortile per l’università. Sadegholvaad esortava quindi a entrare in società, cosa già fatta per Rimini (25,48% delle quote), Cattolica (1%), Bellaria Igea Marina (076%), Misano (0,26%), Santarcangelo (0,64%). Gli altri soci sono privati come la Fondazione Cassa di risparmio di Rimini, la Camera di commercio, Maggioli spa, Gruppo Sgr ed altri ancora. Questa sera nel consiglio comunale di Riccione, la maggioranza porterà in votazione una proposta per chiedere alla giunta di valutare l’adesione a UniRimini.
"Vista la complessità della società con tutte le contraddizioni e i cambiamenti che la caratterizzano – si trova scritto nella proposta – si è valutato che la politica e la pubblica amministrazione in sinergia con le forze della società civile, hanno il dovere di rispondere alla sfida che ci troviamo ad affrontare nell’ambito dell’inserimento lavorativo". Di mezzo c’è anche la presa di distanza rispetto alle scelte fatte dall’amministrazione di centrodestra che ha governato per otto anni.
"La scelta fatta nel 2017 di uscire dalla compagine associativa di Uni.Rimini, fu profondamente sbagliata e anacronistica, immotivata, oltre che lesiva dell’interesse pubblico – spiega la capogruppo del Partito democratico, Ilia Varo –. In questi anni il Campus universitario di Rimini ha mostrato grandi potenzialità sia per l’originalità della proposta formativa che per la collocazione geografica, vantando oggi oltre 5mila iscritti con circa 1.700 matricole, il 17% viene dall’estero e da 88 Paesi, mentre dei 4.250 studenti italiani il 34% viene da fuori regione e il 75% da fuori provincia. Per questi motivi riteniamo che il nostro Comune debba tornare in Uni.Rimini. Questo nostro rientro rappresenterebbe una risposta coerente ed efficace alle sfide della complessità". La maggioranza chiederà di aderire non solo acquistando quote, ma fornendo anche idee e proposte per lo sviluppo della società.
Andrea Oliva