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Cronaca

‘Sentenza’ delle cipolle: "L’estate sarà calda"

Elaborato il calendario che riprende un’antica tradizione della cultura agricola marchigiana.

Patrizio e Nicola Saudelli con le cipolle

Patrizio e Nicola Saudelli con le cipolle

Sotto il profilo meteorologico il 2025 si presenta come anno variabile con un’estate asciutta, salvo luglio che riserva alcuni giorni umidi o comunque piovosi. A prevederlo è il calendario delle cipolle, che secondo l’antica cultura agricola marchigiana, risalente al Medioevo, viene elaborato nella notte che precede la ricorrenza della conversione dell’apostolo per eccellenza, San Paolo (dei Segni), celebrato il 25 gennaio. Come ribadisce il riccionese Nicola Saudelli, consulente assicurativo che, col padre Patrizio, ha colto questa eredità dal nonno Mario Saudelli, "il calendario non ha alcuna valenza scientifica. Per tradizione tiene piuttosto conto dei segni che si manifestano in base al grado di umidità della notte". Così, com’è consuetudine, venerdì sera sul davanzale esterno di una finestra esposta a sud, ha posto una tavoletta di legno sulla quale ha adagiato dodici "foglie" di cipolla bianca che, riempite con un cucchiaino di sale grosso, ieri al levar del sole hanno consentito di fare le previsioni meteorologiche in base allo scioglimento del sale. Quest’anno non senza difficoltà per la presenza della nebbia. Riprende Saudelli: "Gennaio, come in effetti si sta presentando, è asciutto. Così pure febbraio che però presenta maggiori cenni di umidità, o comunque pioggia, in ragione della quantità di sale liquefatto. Marzo, come ottobre e dicembre appare misto, in parte asciutto e in parte bagnato. Aprile, paragonabile ai mesi di luglio e novembre, è risultato in prevalenza più umido, anche se diversi granelli di sale sono rimasti integri. Maggio e settembre sono misti, in quanto le parti di sale sciolte e quelle rimaste intatte si equivalgono. Trattandosi di mesi di apertura e chiusura dell’estate, questi due potrebbero essere caratterizzati da piogge o da molta umidità. Estate fortunata con giugno che appare asciutto come agosto". Queste sono dunque le previsioni che "è sempre più difficile fare per il clima impazzito". "Noi comunque continuiamo a fare il calendario, che tanto piaceva fare a mio padre Mario per le coltivazioni, semine e raccolti – riprende Patrizio Saudelli –. Una volta ci si basava su queste previsioni. Si guardava poi la luna per l’imbottigliamento del vino, la nascita degli animali e altro. Mio babbo Mario oltretutto era rabdomante e con gli antichi rimedi guariva gli orzaioli".

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