Si accanisce sul patrigno anche davanti alla caserma. Arrestato per maltrattamenti

Il 59enne è accusato di numerose altre vessazioni verso l’anziano

Si accanisce sul patrigno anche davanti alla caserma. Arrestato per maltrattamenti

Si accanisce sul patrigno anche davanti alla caserma. Arrestato per maltrattamenti

Prendersela con il patrigno – un uomo di 82 anni – era diventata per lui quasi un’abitudine. Tanto che, pur trovandosi nel cortile della caserma dei carabinieri, non è riuscito a trattenersi, mettendo anche stavolta le mani addosso all’anziano. Prima gli ha tirato addosso un borsone, colpendolo in faccia, poi lo ha colpito con un pugno. Una scena di una violenza inspiegabile, ripresa dalle telecamere di sorveglianza della caserma e osservata in diretta da uno dei militari in servizio. Da qui è partita un’indagine-lampo che ha portato all’arresto, su richiesta del sostituto procuratore Davide Ercolani, del 59enne, il quale deve ora rispondere dell’accusa di maltrattamenti in famiglia. La vicenda è avvenuta martedì scorso quando l’anziano, 82 anni, con la moglie di 92 affetta da demenza senile, accompagnato dal figliastro si è recato dai carabinieri per presentare una denuncia. Appena nel cortile della caserma, però, l’82enne si rende conto di aver dimenticato i documenti a casa, per cui chiede al figliastro di andare a casa a prenderli. Richiesta che ha scatenato l’ira del 59enne che ha iniziato ad inviare contro l’anziano che ha anche colpito con una borsa in viso. L’aggressione oltre ad essere stata registrata dalle telecamere di sicurezza della caserma è avvenuta davanti ad un militare dell’Arma che ha subito soccorso l’82enne.

L’uomo stremato ha raccontato che negli ultimi due anni, il figlio della moglie aveva iniziato a perseguitarlo, ad aggredirlo e a minacciarlo con continue poi le richieste di denaro. "Sei entrato nella famiglia sbagliata, io sono siciliano", pare che urlasse spesso al patrigno lasciando intendere metodi violenti. Secondo l’anziano, il 59enne non accettava che la mamma, di 92 anni, avesse un nuovo marito, 10 anni più giovane. Arrestato dai carabinieri, l’uomo, difeso dall’avvocato Piero Venturi, si trova ora in carcere in attesa della convalida. Sono diversi gli episodi di prevaricazione che l’82enne ha riferito ai militari dell’Arma che lo hanno soccorso e gli hanno fornito assistenza, dopo aver assistito a quella scena sconvolgente, lì nel cortile della caserma. Stando al suo racconto, il figliastro lo aveva costretto a vivere in un regno di terrore e ansia, con forme di violenza sia fisica che psicologica, impedendogli di fatto accedere di accedere alla pensione e di prelevare il denaro che gli serviva per vivere. Varie volte avrebbe cercato di intimidirlo con minacce, insulti e un atteggiamento sempre più aggressivo e vessatorio, con tanto di piatti e bicchieri scagliati contro il muro, pugni picchiati sulla porta.