
Gianfrancesco Carasso, 88 anni
Aveva un posto sicuro in banca, ma i numeri non erano la sua passione. Almeno non lo erano quanto il giornalismo al quale si dedicò per tanti fino ad arrivare a essere redattore da Rimini della Rai. In tanti ieri hanno dato l’ultimo saluto nella chiesa della Riconciliazione a Gianfrancesco Carasso, morto all’età di 88 anni. Fratello di Gianmaria, scomparso nel 2020, simbolo degli anni d’oro del basket Rimini, culminati con le stagioni in A1 e la partecipazione alla Coppa Korac. E di sport ne ha raccontato parecchio anche il fratello maggiore Gianfrancesco, più legato al calcio che alla palla a spicchi. Grande tifoso del Rimini.
"Fino a un anno fa – racconta il nipote Antonio Carasso, presidente di Promozione Alberghiera – non si perdeva una partita al ’Romeo Neri’". Sport, ma non solo sport per il Tg3. "Ha raccontato per tanti anni i fatti che accadevano in riviera – ricorda il nipote – Il giornalismo è stata davvero la sua grande passione". E pensare che non era partito esattamente da una redazione Carasso. Aveva un buon lavoro in banca. "Che però non lo appassionava". Tanto che presto iniziò a frequentare la redazione de il Resto del Carlino, ’allievo’ di Silvano Cardellini. Con il quale aveva condivido, anni prima, l’esperienza a Vga Telerimini.
Sin dai primi anni di vita dell’emittente televisiva del territorio, insieme a Romano Benedetti, Paola Massera, Daniele Anghileri, Ornella Paci e, appunto, Cardellini. "Il mondo dell’informazione era la sua ’casa’ – racconta Antonio – e raccontare le vicende del suo territorio lo riempivano di orgoglio".