Sui banchi sempre meno studenti

Il calo demografico non risparmia le scuole sammarinesi che ieri mattina hanno riaperto i cancelli

Sui banchi sempre meno studenti

Sui banchi sempre meno studenti

"E’ sui banchi di scuola che si forma ogni buon cittadino. Ognuno di voi vivrà questa giornata con emozioni e aspettative diverse, in un’alternanza di timori, curiosità e speranze". Hanno preso carta e penna e hanno scritto agli studenti ieri nel loro primo giorno di scuola. I Capitani Reggenti, Alessandro Scarano e Adele Tonnini ieri hanno salutato, così, il ritorno sui banchi dei giovani sammarinesi. Dai più piccoli delle scuole elementari, ai più grandi delle superiori. "Ciò che riteniamo importante sottolineare in questa circostanza – scrivono i capi di Stato – è il valore della scuola. L’istruzione, l’educazione e la formazione sono, infatti, fondamentali per la crescita civile, culturale, sociale ed anche economica di ogni comunità. Ma sono soprattutto decisive per lo sviluppo della personalità umana". Alle parole dei Reggenti si aggiungono quelle del segretario di Stato all’Istruzione, Andrea Belluzzi. "Mi sento di garantire un lavoro puntuale e costante – scrive nel suo saluto ai ragazzi il ministro sammarinese – la disponibilità all’ascolto affinché la scuola sia

il luogo delle pari opportunità, dell’accoglienza, dell’inclusione, della crescita culturale, personale e relazionale. Grazie alla passione degli insegnanti, alla dedizione del personale, all’impegno di voi studenti possiamo affermare di avere una scuola di valore".

Una scuola, quella di San Marino, che sta provando, passo dopo passo, a cambiare volto. Adeguendosi ai tempi che cambiano. Ma non senza difficoltà. Dopo le elementari, anche le scuole medie iniziano a sentire il ’peso’ del calo demografico. Ieri sui banchi si sono seduti 980 alunni, una ventina di ragazzi in meno rispetto all’anno scolastico precedente. "Purtroppo anche nella scuola media – sottolinea il preside Remo Massari – iniziamo ad accusare il calo demografico". Scuola media per la quale sul Titano in vista ci sono grandi novità con l’intraduzione, a partire non da questo ma dal prossimo anno scolastico, della settimana corta. "La scuola media è già da due anni che sta – dice il preside – valutando come muoversi su una scuola di cinque giorni perché abbiamo anche accolto le richieste dei genitori che si sono mossi anche presentando Istanze d’Arengo".

Il calo demografico ancora non si avverte alle superiori. Sono 158 i ragazzi che ieri sono tornati sui banchi di scuola, soltanto quattro in meno rispetto all’anno scorso. Per tutti, dalle elementari alle superiori, l’anno scolastico terminerà il 7 giugno del prossimo anno.