
Gli auguri del sindaco all’eterno ragazzo che ha compiuto 80 anni. I ricordi di Morandi: "Cantavo a Riccione arrampicato sugli alberi" .
Per gli occhi di un ragazzo degli appennini bolognesi la Riviera romagnola è il primo mare, quello più vicino e facile da toccare con mano. E così è stato per Gianni Morandi, l’eterno ragazzo di Monghidoro che proprio ieri ha spento ottanta candeline. Una lunga storia d’amore quella tra Morandi e Rimini, dalle vacanze a Bellaria e Riccione, passando per i primi concerti e l’amicizia con Raffaella Carrà. "Tra le migliaia di auguri non poteva mancare quello di Rimini e della sua Riviera, il posto del cuore, in cui è iniziata una grande amicizia – dice il sindaco Jamil Sadegholvaad –. Gianni Morandi aveva appena 13 anni quando entra nel complessino della maestra Alda Scaglioni e, ancora con i calzoni corti, si ritrova a Bellaria a cantare al ’Nuovo fiore’ a due passi dalla casa della nonna della cara amica Carrà". Proprio nella città di Panzini arriverà la consacrazione musicale con il Festival voci nuove di tutta l’Italia, che lancerà un giovane Morandi, vincitore con la canzone ’Andavo a cento all’ora’. Non solo musica, il lunghissimo legame con la Riviera è passato anche dal piccolo schermo con il film ’Diventerò padre’ in cui il cantante indossa le vesti di un bagnino riminese trasformatosi in un ricco imprenditore. Poi ancora le passeggiate e il relax in riva al mare, mano nella mano con la prima moglie Laura Efrikian e nel maggio ’98 la mezza maratone della ’Strarimini’, percorso che Morandi coprì in poco meno di due ore, allenandosi in preparazione per la maratona di New York.
"Sempre a Rimini, sul palco dell’Rds stadium, 20 anni fa Morandi sceglie di festeggiare i suoi sessant’anni – dice Sadegholvaad –. Uno show firmato insieme al creatore del ’Bandiera Gialla’, Bibi Ballandi. Agli auguri per gli 80 anni voglio aggiungere anche un biglietto permanente d’invito: portiamo tutto noi, tu Gianni, basta che ci dica ’Arrivo’".
I ricordi che legano Gianni Morandi alla Romagna non si fermano solo a Rimini e Bellaria, il cantante di Monghidoro ricorda in prima persona i viaggi fino a Riccione e i primi lavori proprio nella Perla verde. "Erano i primi anni ’50 quando venni a Riccione per fare la stagione – racconta Morandi –. Cantavo in un caffè concerto, nella zona del palazzo del Turismo, a quei tempi un’artista veniva ingaggiato per un’intera estate. Mi esibivo la sera, di fronte a masse di turisti tedeschi arrossiti dal sole; durante lo spettacolo mi arrampicavo sugli alberi con il microfono in mano. Era divertente, magico: passavo ore e ore al mare, fino ad allora non c’ero mai stato e Riccione fu per me la vacanza e il lavoro per molte estate a venire". Poi arrivò il successo e le frotte di teutonici abbronzati si trasformò in migliaia di fans da ogni angolo d’Italia. "Ma non ho mai smesso di venire in Riviera – continua il neo ottantenne–. Vengo quando la folla se n’è andata, la domenica con la famiglia, per mangiare il pesce e passeggiare per i viali che mi ricordano quelle prime estati di tanti anni fa".
Federico Tommasini