ANDREA OLIVA
Cronaca

Tavolini e sedie all’esterno dei locali

Con la primavera spunteranno tavolini e sedie in giro per la città. In municipio l’hanno chiamata ‘Riccione summer 2025’. Si...

Con la primavera spunteranno tavolini e sedie in giro per la città. In municipio l’hanno chiamata ‘Riccione summer 2025’. Si tratta di un avviso pubblico a cui possono partecipare i titolari di esercizi pubblici che si trovano in zone dove non è vigente il regolamento dei dehors.

"Per supportare gli operatori turistici - spiegano dall’amministrazione -, è stata prevista la possibilità di ampliare o ottenere in concessione nuovi spazi per i titolari di pubblici esercizi, compresi quelli posti all’interno delle strutture ricettive alberghiere che sono esclusi dalla perimetrazione del Regolamento dei dehors. Gli spazi interessati includono il lungomare, l’arenile, il porto e altre aree del territorio comunale dove non si applica la disciplina del Regolamento sui dehors". Tradotto i locali potrebbero portare sedie e tavolini anche nelle aree degli alberghi. La possibilità di allargarsi interesserà anche la zona del lungomare, quella dal porto e la spiaggia.

"L’amministrazione comunale consentirà l’ampliamento delle superfici, anche su suolo pubblico, oltre i limiti previsti dalla licenza o concessione esistente. Gli operatori possono ampliare l’area su quella adiacente o, se non possibile, su un’area vicina, anche con una nuova concessione. In caso di utilizzo di aree già occupate da altri titolari o dal Comune, sarà necessario un accordo tra le parti per definire i periodi di utilizzo". Le strutture e attrezzature con cui arredare questi spazi dovranno essere ‘leggere’, e facilmente smontabili.

"Sarà consentita l’installazione temporanea di elementi funzionali all’attività, come tavolini, sedute, tende, pedane, paratie, frangivento e altre strutture leggere di copertura. Queste strutture dovranno essere facilmente smontabili e non dovranno includere muratura o essere stabilmente ancorate al suolo. Le chiusure verticali in vetro, fuori dalle aree demaniali, dovranno essere facilmente rimovibili". Quella che offre il Comune è una opportunità con la data di scadenza.

"L’occupazione di suolo pubblico non potrà superare i 120 giorni, inclusi i tempi di installazione e rimozione, per gli interventi che hanno un impatto paesaggistico. Prima dell’inizio dei lavori, sarà necessaria una comunicazione all’amministrazione comunale. Al termine del periodo, tutte le strutture dovranno essere rimosse e l’area dovrà essere ripristinata".