FEDERICO TOMMASINI
Cronaca

Tra schiamazzi e risse. Via Dante, la sera è il caos

Disagio, i residenti continuano a percepire un clima costante di timore

Zona di spaccio (Foto d’archivio)

Zona di spaccio (Foto d’archivio)

La saracinesca abbassata e un cartello bianco con una scritta nera che riassume il destino del bar Ciao di Rimini. "Chiuso a disposizione del questore". Un monito per i tanti clienti che fino all’altro ieri riempivano il locale. Così come la pattuglia della polizia a sorvegliare il quartiere, etichettato come una vera e propria zona di spaccio.

"Ci sono sempre stati dei movimenti sospetti in quel locale, ma non ci saremmo mai immaginati che l’avrebbero chiuso – fa sapere un dipendente di un hotel vicino -. Potevamo solo fare delle ipotesi su ciò che accadesse in quel posto, soprattutto alla sera, quando si sentivano schiamazzi e ogni tanto qualche episodio di rissa". Poi qualcuno chiamava le forze dell’ordine e tutto si fermava, tornava la tranquillità nel quartiere, almeno fino alla notte seguente. "Di giorno la situazione è tranquilla, non ci sono mai stati grandi problemi – continuano dall’albergo -. Più che altro c’è un grande passaggio di viaggiatori che scesi dal treno entrano in città, ma niente di più. E’ al calare del sole che la situazione cambia, spesso si vedono sedie tirate in strada o liti in lingue che francamente non conosco. La sera della scorsa Notte rosa qualcuno del bar ha tirato in mezzo alla strada dei fumogeni, facendo molta confusione in tutto il quartiere. Quando un cliente chiede indicazioni su dove andare cerchiamo sempre di mandarli dalla parte opposta, lontani dalla stazione, verso il centro".

Minimarket etnici, così come barbieri e piccoli negozi di elettronica: dei negozi che fino a una ventina di anni fa animavano la strada che conduceva alla stazione non c’è più neanche l’ombra, a parte qualche caso isolato. Fino a qualche giorno fa, passeggiando per via Dante non era raro imbattersi in ‘sentinelle’ appoggiate al muro che scrutavano la strada e i passanti. Ora la situazione è diversa, sarà la chiusura del bar Ciao o la presenza per quasi tutta la giornata di ieri della polizia, ma la situazione sembra totalmente diversa. Nessuno si ferma o vuole perdere tempo e nei minimarket invece nessuno proferisce parola. "Qui non si spaccia" fa sapere uno di questi. Ma l’impressione è che il sottobosco di viale Dante si sia soltanto fermato per un attimo, il tempo che quel cartello bianco venga staccato e la saracinesca alzata di nuovo, per tornare di nuovo alle attività di prima.

Federico Tommasini