
Novella Guerrieri e Lele Pozzi
Entrambi vedovi con figli e nipoti, si sono conosciuti al Circolo ricreativo Viserba 2000. Galeotto qualche passo di valzer: si sono piaciuti, poi lui, Benito Pozzi detto Lele, oggi 85 anni, nato a Santa Giustina, ha fatto la proposta a Novella Guerrieri, classe 1949, di Santarcangelo, ora una bella signora 75enne.
"Le ho chiesto se fosse alla ricerca di un compagno", racconta commosso il pensionato, ex metalmeccanico all’Scm e in altre aziende del riminese, mentre montra il suo diario-block notes che, il ricordo di quel giorno l’ha annotato sotto il titolo ’Una donna meravigliosa’.
Lei, ex orlatrice in un calzaturificio, dove realizzava le tomaie (la parte superiore delle scarpe) si è presa un po’ di tempo per riflettere. Era gennaio, gli ha detto che avrebbe deciso entro Pasqua. Lele ha risposto: "Pensaci bene, perché le mie intenzioni sono serie". Quando è arrivato l’atteso "sì" il suo cuore si è riempito di gioia. "Dopo un po’ di tempo – racconta Novella –, ricordo che era una giornata di nebbia, dopo un pomeriggio passato assieme, gli ho proposto di restare da me nella mia casa. Abbiamo deciso di andare a vivere insieme". Abitano a San Martino dei Mulini, a casa di lei. Da quel giorno non si sono più separati, con la ’benedizione’ dei rispettivi figli. Lele ha due maschi, e due nipoti. Novella due figlie femmine, e tre nipoti ("ogni tanto ci troviamo tutti per una pizza, e al telefono ci sentiamo spesso").
I vostri figli non si sono messi di traverso quando hanno saputo delle vostre intenzioni? "Assolutamente no – racconta Lele –, ma non ci hanno neanche incoraggiato. Ci hanno lasciati liberi, la cosa migliore. Spesso la reazione dei figli può essere un problema, lo vediamo al Circolo Viserba 2000 che frequentiamo ancora oggi, dove abbiamo tanti amici e dove continuiamo a coltivare la nostra passione, il ballo. Molte volte ni figli on condividono. E molte coppie, che si formano nei Centri come il nostro, hanno una durata limitata. Non sempre tutto fila liscio".
Avete un segreto? "Il segreto di una felice convivenza lo si può raccontare in tre parole – prosegue Lele –. Nell’ordine: amore, rispetto, dialogo".
Che cosa vi ha reciprocamente colpito l’uno dell’altra? "La simpatia, la compagnia, il rispetto nei miei confronti, ma anche la sua energia, scatta!", ride Novella. "Lei mi ha donato tanta voglia di vivere – si fa serio Lele –. soprattutto una tranquillità che prima non avevo. Io ho perso il babbo in guerra, ero bambino. Forse per questo sono sempre stato fumantino, piuttosto nervoso. Con lei, grazie alla sua empatia, mi sono tranquillizzato, rilassato. Io la rispetto, e voglio venire rispettato. E per me, qui però parlo in generale, la parola data conta più di qualsiasi carta".
Avete pensato di convolare a giuste nozze? "Sposarci? No, non ho un’età da matrimonio – sorride Lele –. Quel ’sì’ lo lo si dice da giovani. Anche se non abbiamo mai avuto divergenze. Stiamo benissimo così".
Mario Gradara