
"Vandali, ogni notte è una giostra"
Dopo la tregua durata un anno i vandali sono tornati a prendere di mira l’antica giostra francese che in viale Corridoni. Nell’ultimo fine settimana sono stati rotti sette costosi e, soprattutto, introvabili pennacchi dei cavallini, altri tre sono stati rotti, per completare l’opera sono stati infranti due specchi. Fuori uso un cavallo che non sopporta pesi oltre i trenta chili, il marchingegno che con la pressione si alza e si abbassa simulando il trotto, si è rotto probabilmente sotto un peso ben maggiore. Al di là dell’ennesimo danno, c’è la paura che si ripetano le devastazioni di due tre anni fa, anche quelle denunciate anche ai carabinieri. "Appena mi sono accorta dei danni procurati alla nostra giostra, per sedici anni rimasta all’ombra della Tour Eiffel, mi sono messa a piangere e ho chiamato i carabinieri e la polizia locale _ racconta Lucy Savina, che con il figlio porta avanti l’attività _. Ho chiesto aiuto, come posso andare avanti così in luglio e in agosto? Dopo un anno di tranquillità grazie ai continui controlli di carabinieri e polizia, ci siamo ritrovati nella precedente situazione, con ragazzi che spaccano tutto".
Poi racconta: "I pennacchi dei cavallini sono spariti, ho provato a cercarli ovunque, nel parcheggio delle poste centrali e in tutta l’area intorno, perfino nei contenitori dei rifiuti, ho chiesto anche ai negozianti, ma niente! Che dire poi degli specchi colpiti con calci o comunque oggetti contundenti. Al di là del danno in se, è un problema, perché per metterne dei nuovi devo smontare la giostra". Al di là dei danni subiti in zona c’è un problema di sicurezza, denuncia la Savina. Sabato dopo le 21,30 un gruppo di ragazzi ha cominciato a darsele con calci e pugni. I genitori che erano qui hanno preso i bambini e in attimo li hanno portati via in un attimo. Io sono rimasta sola, rischio ho provato a dire qualcosa a quei ragazzi, ma figuriamoci se danno ascolto". Inutile proteggere la giostra con un telone, cosa già fatta ma senza successo, perché come fa presente la Savina, la protezione è stata tagliata più volte da ragazzi che poi andavano a dormirci dentro, facendo anche i propri bisogni tra papere e cavallini. Di mattina dentro si trovavano anche cuscini e resti di spinelli e io sempre dietro a pulire e a disinfettare". Nel 2020 ci hanno procurato ottomila euro di danni. Una volta ci hanno addirittura tranciato i fili elettrici, meno male che al rientro di mattina me ne sono accorta, altrimenti chissà cosa sarebbe accaduto".
Nives Concolino