REDAZIONE RIMINI

Vladimir Luxuria, una Princesa sul Titano: "Cerchiamo tutti identità, amore e felicità"

Tratto dalla storia di Fernanda Farias De Albuquerque, lo spettacolo esplora i temi della libertà e della lotta per la realizzazione personale

Vladimir Luxuria salirà martedì sera sul palco del teatro Titano

Vladimir Luxuria salirà martedì sera sul palco del teatro Titano

di Nives Concolino

Vladimir Luxuria, celebre e poliedrica artista, ex parlamentare, torna a San Marino con Princesa del regista Fabrizio Coniglio, autore del testo. Avvincente ed emozionante lo spettacolo incentrato sulla vera storia di Fernanda Farias De Albuquerque, diventata celebre grazie alla canzone di Fabrizio De André, esplora i temi dell’identità, libertà e lotta per la realizzazione personale. L’appuntamento è per martedì alle 21 al teatro Titano.

Princesa, ovvero Principessa: cosa racconta lo spettacolo?

"La vita di Fernanda, trans brasiliana, che per varie vicissitudini viene arrestata. In carcere scopre di essere sieropositiva, cosa che la fa sprofondare, perché si ritrova sola e senza soldi, uscita da un tunnel di alcol ed eroina. Si sente senza futuro e tenta il suicidio. Trova però un uomo, Giovanni, che non pretende sesso da lei, non intende sfruttarla, ma aiutarla. Da qui la necessità di raccontare la sua vita, partendo dall’infanzia contadina vissuta in un Paese povero, il Brasile, in una famiglia numerosa abbandonata dal padre. La storia va avanti fino alla scoperta della sua identità di genere, la prostituzione e il viaggio in Italia".

Quindi che succede?

"Questa storia finisce nelle mani di Maurizio Iannelli, anche lui in carcere a Rebibbia, che una volta uscito ne fa un libro, Princesa, dal quale Fabrizio De Andrè ne trae l’omonima canzone, inserita nell’album Anime salve. La storia è molto forte, emozionante, tiene col fiato sospeso fin dall’inizio".

Siamo di fronte a temi attuali.

"Come quello della discriminazione, perché siamo di fronte a una persona povera, migrante, trans, prostituta e sieroposiva, situazione che per quanto possa sembrare lontana, immedesima in quanto siamo tutti alla ricerca dell’identità, dell’amore e della felicità".

C’è qualche punto di Princesa in cui si ritrova?

"Mi sono molto ritrovata nella delusione del primo amore. Da maggiorenne m’innamorai di un uomo che chiusi tra quattro mura mi faceva sentire una principessa, ma quando si trattava di uscire, si rifiutava di farsi vedere con me. Non ha avuto il coraggio di esternare i propri sentimenti, ha preferito mantenere la sua immagine finta".

Complici i social, si vive spesso con superficialità?

"I social sono come il coltello che può essere usato per tagliare una buona fetta di pane o possono usati male per ferire le persone. Possono essere strumento di grande conoscenza, ma vengono spesso usati per insultare, ci si trova tanto odio. Mi dispiace tanto che Mark Zuckerberg di Facebook abbia deciso di togliere quei filtri che cancellavano i messaggi d’odio. Fa parte di un nuovo corso di storia nella quale le persone deboli, come quelle trans, sono diventate il bersaglio anche di certi politici. Trump ha già annunciato una crociata contro le trans, avverrà in America, ma accade già in Russia, Ungheria e anche in Italia tirano venti contrari".

Prevede un ritorno alla politica?

"In questo periodo storico in cui siamo tornati a essere bersaglio, la voglia di far politica per legittima difesa mi sta tornando".

Novità nella sua professione?

"Sono felice e fiera di aver dato la mia voce a Karla Sofia Goskon, che interpreta Emilia Perez nell’omonimo film da giovedì in sala, premiato a Cannes e ai Golden Globe e il lizza per gli Oscar. È la storia di un narcotrafficante messicano che decide di cambiare sesso. Per il resto su RadioRaiuno, tutti i giorni dalle 11,30 dal lunedì al venerdì, fino a giugno, continuerò a condurre ‘Il rosso e il nero’ con Francesco Storace. Penso poi di tornare a scrivere dei romanzi".

C’è un particolare feeling tra lei, San Marino e la riviera romagnola?

"A San Marino sono stata più volte, ai romagnoli in generale dico sempre: grazie di esistere, perché tutte le volte che torno in questa terra mi mettono una grande allegria. È un popolo meraviglioso, apprezzo lo spirito di essere pratici, lavoratori, ma anche gente che sa campare, che vuole divertirsi".