Zona artigianale, partite le lettere di esproprio

La nuova area tra Cattolica e San Giovanni è al centro delle polemiche legate alla viabilità

I sindaci di Cattolica e San Giovanni corrono ai ripari sul futuro della viabilità per l’area artigianale di Cattolica, dove è in via di realizzazione il nuovo insediamento produttivo da oltre 100mila metri quadri. "Sono partite proprio in questi giorni le lettere per gli espropri – spiega la sindaca di Cattolica Franca Foronchi, che interviene anche a nome del collega di San Giovanni, Daniele Morelli – che serviranno poi per realizzare la nuova rotatoria e la nuova viabilità per alleggerire il traffico dei mezzi pesanti in quella zona. Ci stiamo attivando con San Giovanni e la Provincia di Rimini per fare il prima possibile, ma serve pazienza perché tale iter richiederà tempo". Poi la stoccata politica: "Certo è che i tempi si allungano anche perché nel 2019 la precedente amministrazione 5 Stelle scelse addirittura, con una variante al piano particolareggiato delle vie Luciona e Toscanini, di ridimensionare notevolmente la viabilità di collegamento tra le aree artigianali di Cattolica e San Giovanni. Noi però, dopo esserci insediati, ci siamo subito mossi con gli uffici tecnici del Comune per reintrodurre la rotonda di collegamento, ed eccoci qua adesso a correre contro il tempo".

La Cna di Cattolica e San Giovanni ha espresso forti preoccupazioni su tutta la situazione, in quanto i lavori per i nuovi insediamenti, sono di fatto terminati: "In un contesto di viabilità già critica, il nuovo insediamento appesantirà ulteriormente il traffico sulle vie Mercadante, Respighi, Rota, Toscanini e Luciona. Il traffico in zona, soprattutto quello pesante, è destinato ad aumentare sensibilmente con gravi ripercussioni sulla sicurezza e sulla fluidità della circolazione. Lo stiamo già vedendo". Resta l’importanza di un insediamento che comunque con nuove importanti aziende porterà nuova produttività e nuovi posti di lavoro: "Siamo comunque anche fortemente convinti – ribadisce Cna – che un insediamento di quasi 100mila metri quadrati porti benefici in termini economici e posti di lavoro a tutta l’area produttiva e al territorio". Molto vigili su tutta la vicenda anche i residenti di via Toscanini che nei mesi scorsi hanno promosso una raccolta firme che ha raccolto 100 adesioni per richiedere maggiori tutele per tale via di scorrimento ed alcuni provvedimenti per limitare il traffico dei mezzi pesanti. Insomma una vicenda che farà ancora discutere nei prossimi mesi quando l’area artigianale entrerà a pieno regime in funzione con le nuove aziende e tanti nuovi mezzi in transito.

Luca Pizzagalli