Zona rossa: a Rimini tutti in spiaggia

Nonostante il lockdown in tanti ieri hanno approfittato della giornata di sole per occupare la zona del porto e gli stabilimenti balneari

Molti riminesi che hanno approfittato del bel tempo

Molti riminesi che hanno approfittato del bel tempo

Rimini, 29 marzo 2021 - Tintarella per la domenica delle palme. Ancora zona rossa, ancora pubblici esercizi chiusi e spostamenti vietati tra comuni, ma "non toglieteci il mare" sono state le parole di tanti riminesi che ieri hanno approfittato del sole e delle temperature finalmente primaverili per occupare la spiaggia e le zone del lungomare a ridosso degli stabilimenti balneari. Nonostante i divieti che continuano a persistere, ieri erano davvero tanti coloro che hanno approfittato del sole per passeggiare o andare in bicicletta sul lungomare.

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Molti si sono concessi la passeggiata sulla battigia, mentre gli stabilimenti balneari, seppur chiusi, sono tornati a ospitare persone che ferme a fianco delle casette dei bagnini o le cabine, al riparo dalla brezza grazie ai frangivento invernali, per prendere la prima tintarella dell’anno. Alcuni si sono armati di seggiole per stare più comodi. E i bambini? Le aree gioco degli stabilimenti brulicavano di bimbi. Mentre alcuni ragazzini si sono spinti a impugnare la racchetta da beach tennis dove i campi erano più nascosti alla vista, temendo la vista di qualche divisa.

La preoccupazione di eventuali controlli la si è vista sopratutto nel traffico sulle strade. Mentre i viali delle Regine a Rimini erano deserti, senza auto in transito, la ciclabile e il marciapiede sul lungomare erano pre d’assalto. Tanti si sono mossi da casa usando bici o a piedi, evitando così eventuali controlli stradali. Se non fosse stato per i bar chiusi, sarebbe potuta essere una normale domenica primaverile. Facendo un salto indietro nel tempo a un anno fa, la cartolina di ieri era ben diversa dalla zona rossa della fine di marzo 2020. Un anno fa si era chiusi in casa. Ancora il 2 aprile i sindaci prendevano la decisione condivisa di vietare le uscite di casa ai genitori con i figli per limitare contatti e contagi. La foto simbolo della pandemia, ribattuta anche dalla Bbc, ovvero la spiaggia deserta con una persona a prendere il sole e i vigili ad accerchiarlo con tanto di drone in aria a filmare, era del 18 aprile. Tornando al 28 marzo di un anno fa le vittime furono 6 (85 da inizio pandemia) e i contagi 59 (ma sulla capacità di tracciamento e numero di esami quotidiani l’evoluzione è stata notevole). Ieri si respirava un’altra aria e non solo nella zona mare. Affollati fin dal mattino anche i parchi e i percorsi lungo i fiumi in provincia.