"Accetto tutto, carte e bancomat anche per un euro: basta pagare"

La provocazione di Giuliano Lanzetti, titolare del Bounty: "Abbiamo addirittura ben otto Pos. È assurdo che ancora non si rispetti un semplice principio di libertà. Ognuno deve fare ciò che vuole"

Rimini, 10 dicembre 2022 - "In questo locale si accettano tutte le carte e bancomat anche per piccole transazioni di un euro. L’importante è pagare". E’ il cartello che il titolare del Bounty pub, Giuliano Lanzetti, ha affisso ieri mattina all’ingresso del locale, sopra uno dei menu esposti, di fianco a un Babbo Natale a grandezza naturale. In sintesi, Lanzetti esplicita il suo messaggio, "l’importante è che veniate nel locale, pagate come volete, siamo pronti ad accettare i vostri soldi". Il cartello affisso all’ingresso del Bounty riporta anche un ps: "Abbiamo 8 pos!".

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"Accetto tutto, carte e bancomat anche per un euro: basta pagare"
"Accetto tutto, carte e bancomat anche per un euro: basta pagare"

"Pos, commissioni care"

Come dire, se pagate con moneta elettronica non ’vi tocca’ neanche fare molta fila. Insomma, un messaggio chiaro quello di Lanzetti, ideatore di Pienissimo, che organizza incontri e seminari su tecniche di marketing e gestione dei locali. "Rispetto a qualcuno – attacca Lanzetti – che sui social ha postato fotografie di cartelli, affissi anche quelli all’ingresso di un locale, con la scritta ’Fino a 60 euro non prendiamo bancomat’, direi che siamo di fronte a due modi diversi, anzi antitetici, di fare ristorazione". "Per come la vedo io – insiste il titolare dello storico Bounty – è assurdo che ancora non si rispetti un semplice principio di libertà. Ovvero, un cliente deve poter pagare come gli pare, come più gli aggrada. Non accogliere chi per pagare vuole utilizzare carta di credito o bancomat è un errore marchiano del ristoratore. Quando un cliente entra nel tuo locale viene per portare a te dei soldi. Quindi tu devi essere pronto a riceverlo, ti piaccia o no la modalità che lui predilige per saldare il conto".

Le polemiche sui costi di gestione troppo alte dei pagamenti elettronici, bancomat o carte di credito che siano, da parte dei pubblici esercizi, è però sempre all’ordine del giorno. Le cifre che si devono pagare agli istituti di credito, soprattutto in caso di transazioni di entità contenuto, sono rilevanti. "Su questo concordo – continua Lanzetti –. Da un lato ci sono percentuali troppo elevate da parte delle banche. Lo stesso vale per il noleggio del pos. Dall’altro il costo roppo elevato dell’assistenza in caso si rompa una macchinetta. Credo che a riguardo servano disposizioni diverse, che fissino dei tetti a banche e compagnie. E’ il governo che può lavorare su questi aspetti".

Nel frattempo, per così dire, l’invito è ad accogliere tutti i clienti paganti, ad ogni costo, verrebbe da dire... "E’ così – prosegue Lanzetti –, i clienti sono sempre ben accetti. E credo sia una pura idiozia il fatto che un ristoratore rifiuti certe modalità di pagamento. Noi accettiamo anche pagamenti di un euro per un semplice caffè, con la moneta elettronica. Non è quello a fare la differenza alla fine, con il vantaggio di non aver irritato un tuo cliente, che magari tornerà spendendo... di più. Piuttosto..." Dica.

"Un problema vero invece è quello delle mance. C’è chi paga il conto con la card e dice: ’lascia 5 euro al cameriere’. Benissimo, solo che io su quei soldi ci pago l’Iva e le tasse, e non va bene. Insomma la mancia al collaboratore, e per tanti non dico sia un secondo stipendio, ma nell’arco di un’estate diventa una cifra importante, purtroppo rappresenta un onere per l’esercente. Decine di migliaia di euro a fine stagione. Un meccanismo che va assolutamente rivisto".

Il Bounty conta circa cento dipendenti in estate, quando mette in pista sui 1.600-1.700 coperti al giorno; 50 dipendenti nel resto dell’anno. Fatturato del 2021 sui quattro milioni. "Quest’anno contiamo di migliorarlo", conclude Lanzetti.