"Abbiamo davanti a noi una nuova era"

Il governatore Luca Zaia taglia il nastro di due macchinari ad alta tecnologia destinati all’ospedale Santa Maria della Misericordia

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Il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, ieri mattina, accompagnato dal direttore generale dell’Usl 5, Patrizia Simionato, ha simbolicamente inaugurato la nuova fase della sanità veneta post Covid, tagliando il nastro di un nuovo acceleratore lineare e di una avanzata sala operatoria ibrida con angiografo digitale. "La nuova era si apre in questi mesi – dice il presidente Zaia – spinta dalla cupa esperienza della pandemia, che ha paradossalmente accelerato innovazione, tecnologia e centralità del paziente. In Veneto abbiamo un’importante organizzazione sanitaria, forte di 54.000 dipendenti, 80 milioni di prestazioni e 2 milioni di pazienti seguiti ogni anno. Ringrazio il direttore generale Patrizia Simionato, che nel solco delle opere realizzate dalla precedente amministrazione, porterà avanti un articolato piano di investimenti per il Polesine e suo il sistema socio sanitario, un piano di ampio respiro e di notevole sviluppo su tutti i fronti, sia ospedaliero che territoriale. Il Polesine è al centro di virtuosi progetti e di una profonda e sostanziale crescita, inauguriamo attrezzature per 5 milioni di euro". Le due strumentazioni per l’ospedale Santa Maria della Misericordia grazie al fondamentale impegno della Fondazione Cariparo che era presente ieri con il presidente Gilberto Muraro. Il governatore è stato accolto dal direttore generale dell’Usl 5 e dal sindaco Edoardo Gaffeo. Il vescovo Pierantonio Pavanello ha benedetto le nuove tecnologie che aiuteranno i pazienti a combattere anche malattie gravi. L’acceleratore lineare sarà utile nella lotta ai tumori con la radioterapia oncologica. Il dispositivo ha un’assoluta precisione e una maggiore schermatura della parte trattata. Tutte le caratteristiche sono state spiegate dal dottor Giovanni Mandoliti. Il dottore Giuseppe Gagliardi, invece, ha illustrato le opportunità della sala ibrida, finalizzata alla chirurgia vascolare con un angiografo all’avanguardia che va ad associarsi ad un letto operatorio mobile per interventi prevalentemente neurochirurgici e di chirurgia vascolare. Il presidente Zaia, durante la mattinata, si è espresso più volte in maniera propositiva nei confronti della città di Rovigo. Insieme a lui erano presenti anche gli assessori regionali Manuela Lanzarin e Cristiano Corazzari e le consigliere regionali del Polesine Laura Cestari e Simona Bisaglia. Alla visita anche il presidente della Provincia Ivan Dall’Ara e l’ex direttore generale dell’Usl Antonio Compostella. "Il Covid ci ha messo davanti situazioni che mai avremmo potuto pensare accadessero. È per questo che la sanità deve sempre guardare al futuro. Rovigo si dimostra essere, anche in questa occasione, al centro dell’evoluzione. Noi siamo pronti ad affrontare le sfide per nuovi obiettivi – ha aggiunto –. La missione è quella di aumentare sempre più la qualità delle cure, garantire la professionalità e andare verso la deospedalizzazione. Non posso far altro che ringraziare quanti lavorano e hanno lavorato con non poche difficoltà durante l’anno appena passato. Sono i medici, gli infermieri, operatori sociosanitari e coloro che operano in questo ambito per far funzionare una grande macchina. Queste due nuove apparecchiature ci aiuteranno di certo ad affrontare le sfide del futuro".

Giorgia Brandolese