Adria, protesta di Mediterranea Saving Humans alla consegna ufficiale della motovedetta ai libici

La cerimonia con le autorità è stata preceduta da un presidio, lancio di uova verso Cantiere Navale Vittoria: “Non c’è nulla da celebrare”

Adria, 06 febbraio 2023 – Presidio di protesta, nel primo pomeriggio di oggi, dell’associazione umanitaria Mediterranea Saving Humans, davanti alla sede dei Cantiere Navale Vittoria di Adria (Rovigo). In una giornata che ha visto la cerimonia ufficiale del Governo italiano per la consegna alle autorità libiche di una motovedetta classe 300 di nuova fabbricazione, nell'ambito del progetto europeo Sibmill. Presenti il ministro degli Esteri Antonio Tajani, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il ministro degli Esteri libica Najila El Mangoush, e il Commissario europeo per l’allargamento e la politica di vicinato Olivér Várhelyi.

il presidio di protesta davanti a Cantiere Navale Vittoria
il presidio di protesta davanti a Cantiere Navale Vittoria

Il presidio degli attivisti di Mediterranea Saving Humans si è radunato verso le 15, tenendo tra le mani le fotografie delle torture libiche hanno avanzato oltrepassando anche le barriere della Polizia di Stato, lanciando uova verso il Cantiere Navale Vittoria.

Momenti di tensione

Momenti di tensione quando il corteo è stato respinto con gli scudi dagli agenti per impedire ai manifestanti di avvicinarsi al luogo della cerimonia. Una protesta, come comunicato da Mediterranea Saving Humans per contestare l’evento: “La nostra è una denuncia e sostenendo che non c'è nulla da celebrare. Si chiede perché fornire addestramento e mezzi alla cosiddetta guardia costiera libica significa essere complici dei respingimenti che avvengono nel mar Mediterraneo. Le motovedette non servono per salvare le persone migranti dall’annegamento. Servono per intercettarle e riconsegnarle nelle mani dei loro aguzzini. Dal 2017 i guardacoste libici hanno intercettato in mare e riportato forzatamente nei lager libici quasi 100.000 persone. La Libia non è un paese sicuro".

Tajani: "Non vogliamo che il Mediterraneo sia più un cimitero di migranti"

Con la Libia l'Italia lavorerà assieme per "trovare soluzioni sostenibili e durevoli al traffico degli esseri umani, una sfida che ci riguarda tutti, assicurando un trattamento umano alle persone più vulnerabili. La Libia è un Paese strategico nella lotta al contrasto del traffico di esseri umani" perché "vogliamo che il Mediterraneo non sia più un cimitero di migranti". Così il ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani alla cerimonia di consegna alle Autorità libiche di una motovedetta "classe 300" per il pattugliamento delle coste nell'ambito del progetto europeo Sibmmil. "Oggi è un momento importante, e vogliamo andare avanti in questa direzione, convinti che la determinazione del governo permetterà alla Libia di trovare una soluzione di stabilità e un ruolo da protagonista per tutto il continente africano perché si tratta di una strategia a breve, medio e lungo termine" ha concluso.

Mediterranea: "Un mezzo che servirà a deportare"

"Oggi il governo italiano ha voluto mettere in scena questa cerimonia assurda. Consegnare in pompa magna un mezzo che di fatto servirà a catturare e deportare donne uomini e bambini in mare, facendoli ripiombare nell'inferno libico. È inaccettabile", le parole di Luca Casarini, capo missione dell'Ong Mediterranea, all'avvio del presidio di protesta. "Il governo dirà - ha aggiunto Casarini - che l'anno scorso 32.000 persone hanno dovuto subire questo destino terribile? Dirà che la Libia, non essendo un place of safety per la Convenzione di Amburgo, non può condurre nessuna operazione che si possa definire di 'soccorso', visto che non sono garantiti i diritti umani? Io non credo lo farà. Stiamo andando noi a farlo". Una cinquantina tra attivisti e aderenti alla Ong Mediterranea hanno indirizzato fischi e slogan all'arrivo del ministro degli Esteri Tajani. 'Assassini, assassini' e 'la Guardia costiera Libica cattura e deporta nei lager i migranti' gli slogan dei manifestanti.